Sono 70 gli anni d’iscrizione all’“Albo dei Giornalisti professionisti”,
per il novantaquattrenne Carmelo Garofalo, direttore del settimanale L’Eco del Sud.
Il premio è stato un evento di assoluto rilievo per il giornalismo italiano
e si è svolto, a Messina, martedì 18 ottobre u.s., alle ore 17,30. Location,
per l’evento, è stato l’Auditorium della Fondazione “Bonino Pulejo”, presso
la sede della Gazzetta del Sud,
giornale prestigioso, che ha visto muovere i ‘primi passi’, giornalisticamente,
del direttore Garofalo che intraprese la carriera in giovanissima età.
Il riconoscimento giornalistico alla carriera è stato voluto dall’Ordine dei Giornalisti e sostenuto dalla Federazione Nazionale della Stampa. A consegnare il premio il
presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Jacopino, e il
segretario dell’Assostampa provinciale, Giuseppe Gulletta.
Erano presenti, oltre alle cariche istituzionali, civili, militari e
politiche, il direttore della Gazzetta
del Sud, Nino Calarco; il presidente dell’Odg – Sicilia, Vittorio Corradino; il presidente regionale dell’Ucsi, Giuseppe Vecchio; il presidente
provinciale dell’Ucsi, Crisostomo Lo
Presti; il segretario tesoriere sez. provinciale Messina, Armando Russo e
giornalisti a rappresentanza delle varie testate.
Parole di merito quelle di Andrea Melodia, Presidente
Unione Cattolica Stampa Italiana che, con un messaggio, ha espresso
il suo pensiero di ringraziamento per il ruolo che il prof.
Garofalo continua a svolgere
nella difesa della qualità professionale: “Sono, particolarmente, orgoglioso di avere
tra i soci e i sostenitori dell’UCSI il prof. Carmelo Garofalo, che è il decano
della nostra Unione e testimone dei valori per i quali agiamo.
Conservo un ricordo
vivido del mio incontro a Messina con il prof. Garofalo in occasione del
convegno, nel gennaio dello scorso anno, in cui ebbi l’opportunità di parlare
su libertà ed etica nella professione giornalistica.
Rinnovo il mio
augurio e le mie felicitazioni più affettuose”.
Alla presenza di una folta platea il prof. Carmelo Garofalo si è espresso
con parole di gratitudine, nei confronti degli astanti, raccontando aneddoti
che hanno accompagnato la sua carriera giornalistica, dei vari incontri di
carattere istituzionale e mondiale.
“Oggi ci si approccia al giornalismo
– queste le sue parole – per motivazione
lavorativa. Il mio credo è stato un giornalismo autentico, senza padrini, né
padroni, vissuto con passione e gioioso sacrificio”.
Un giornalista, ma, prima di tutto, un uomo che ha vissuto in un’epoca diversa
da quella attuale, dove la genuinità e i veri valori erano tangibili. Un uomo
in cui l’etica ha trasparso per tutto il corso della sua lunga carriera che,
ancor oggi, continua a mantenere viva e alta e, costantemente, nella credenza
che il ‘vero’ giornalismo dovrebbe essere lontano da quell’interesse economico
che, purtroppo, traspare dai nostri giovani e che, invece, dovrebbe esser
dettato, solo ed esclusivamente, da ‘amore puro e incondizionato’ per la
professione.
A lui, ancora, un augurio di cuore per l’impegno che esercita nei confronti
di quei giovani che intraprendono la carriera, perché in loro possa vivere
negli anni a venire un profondo senso della verità e della notizia nella vera e
autentica etica professionale.mso-bidi-font-style:normal, Enzo Jacopino, e il
segretario dell’