PROROGATA LA MOSTRA
Arte concettuale e innovazione nell’antologica di Carmelo Pugliatti, curata da Linda Schipani
di Redazione
Una Mostra
imperdibile, l’antologica di Carmelo Pugliatti, ha aperto le porte dell’EcoLab,
a Messina, il 3 aprile, con un vernissage arricchito da fiumi di persone in un’atmosfera
suggestiva, travolgente, quasi irreale. La raccolta di opere in mostra nasce
dalla ricerca di Carmelo Pugliatti, artista messinese, anno 1972, grande
osservatore e archiviatore di dati, uomo coraggioso ed erudito che trova nell’arte
il veicolo per affrontare la società, raccontarla e mostrarla in modo sintetico,
innovativo ed efficace. Resterà visitabile fino al 15 aprile, in via Croce
Rossa 8 a Messina, nelle sale di un ex studio televisivo ospitato all’interno
di uno stabilimento industriale, trasformato oggi in fucina creativa, luogo d’arte
di cultura e di storia della Città. La mostra “20 anni tra idee ed elaborazioni artistiche”, curata da Linda
Schipani e allestita in modo non convenzionale e decisamente contemporaneo,
viene presentata da Teresa Pugliatti, che tanto ha scritto di Arte e che oggi
dedica a Carmelo Pugliatti parole ricche di ammirazione e di sapiente
interpretazione, narrando i più importanti periodi del suo percorso artistico.
La
narrazione inizia, tra murales di street art, col ritratto “mia madre “ anno 1996, un omaggio alla
figura forte della madre che da sempre accompagna e appoggia il lavoro del
figlio; segue “Bar” anno 1998, qui la
professoressa accosta l’elevata qualità pittorica del Pugliatti ad alcune opere
dell’espressionismo tedesco; poi “Nigrizia”
anno 1999, dove emerge la “diversità” descritta nei grandi volti umani,
contraddistinti da colori caldi e da un segno deciso; in contrapposizione, in
una zona grigia della sala, un tempo dedicata alla trasmissione del
telegiornale, compaiono i colori freddi delle “Visioni celesti, non celestiali” dove emergono paura e desolazione.
Accanto “Ave Maria “ un dittico che
mette a contatto la religione cristiana a quella islamica. Di grande impatto l’installazione
sonno, nascosta da una tende nera e custodita in un piccolo spazio buio,
accoglie un grande uomo che dorme cullato da una ninna nanna di Trilussa e da
un video con le immagini più nere dei fatti di cronaca che hanno colpito la
nostra Città. Un’opera forte che ci invita a svegliarci davanti alla nostra
realtà.
La Mostra procede con un percorso ricco di sorprese in una sorta di
antibagno illuminato a neon, dove “i
volti bilanciati” dittici formati da un volto ed una bilancia con il peso
della persona raffigurata, con ironia pongono l’accento sull’importanza che
viene data all’apparire. E poi la sala d’ingresso, allestita con i grandi “Rebus”, anno 2013, tele lunghe fino a 7
metri che nel mettere l’osservatore davanti a veri, complicatissimi rebus,
pongono nelle stesse soluzioni quesiti ancor più complessi. Tra le opere dell’artista,
il percorso viene narrato anche attraverso le installazione di arte del riciclo
alle quali ha partecipato su invito della stessa curatrice Linda Schipani,
ingegnere ambientale che dal 2008 coinvolge gli artisti in interessanti mostre
d’arte del riciclo. Una bobina portacavo in legno con un telefono è il “Il filo conduttore” realizzato per “Bobine d’artista” nel 2008, poi “Le alte sfere” del 2009, “Pedane – Pedine “ opera realizzata nel
2010 composta da ben 24 pedane di legno che raffigurano una partita a dama tra
i Paesi ricchi e potenti sulle padane bianche, contro i Paesi in stato di
sottomissione politica, economica, sociale, sulle pedane nere: una sorta di
fotografia dello stato del Pianeta al 2010, che come dice l’artista oggi è
cambiato.
E ancora le “armature di Wall
Street” che attraverso il personaggio anonimus parlano delle manovre
economiche e politiche che manovrano il Pianeta. A chiudere il racconto e a
dare il via alla mostra, una Favola, quella di Biancaneve con accanto sette
grigi camini, un modo simpatico e decisamente originale per raccontare di un
luogo, quello di Maregrosso, della zona industriale di Messina, e di chi lo
vive e lo illumina con il colore del suo stesso personaggio.
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