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 martedì 5 aprile 2016

SICILIA MONDO

Patricia Rizzo, vittima innocente dell’attentato alla metropolitana di Bruxelles

di Redazione


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Nella Chiesa di Saint Jean Baptiste di Wavre, si sono svolti i funerali di Patricia Rizzo, l’italiana di origine siciliana morta nell’attentato alla stazione della metropolitana di Maalbeek, mentre si recava al lavoro presso l’Ercea, l’Agenzia del Consiglio Europeo per la Ricerca, dove lavorava come funzionaria. Il suo corpo, irriconoscibile, è stato identificato solo attraverso il dna. Alla esequie, presente una gran folla di colleghi, amici e la comunità italiana, il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, ha portato il messaggio di dolore del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Anche la vicepresidente della Commissione Europea, Kristalina Georgieva, ha dato la sua testimonianza. Tanti i fiori. Tra questi la corona di Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo. Il nonno di Patricia, Mariano Leonora, nel 1962 era partito da Calascibetta alla volta del Belgio per lavorare nelle miniere. Dalla figlia Salvatrice, sposata con Gaetano Rizzo, un altro siciliano originario di Agira, nacque Patricia. Sicilia Mondo ha invitato i Presidenti delle Associazioni e le comunità dei corregionali ad un momento di riflessione per ricordare Patricia, vittima innocente. Ma anche una dura condanna nei confronti di un terrorismo cieco e disumano.

Patricia è figlia di quella pagina di storia del nostro Paese, a noi contemporanea, che negli anni ‘50 e ‘60 vide centinaia di migliaia di connazionali del Sud Italia partire alla volta dei Paesi europei distrutti dalla guerra. Determinarono il decollo e la fortuna del vecchio continente. Molti si fermarono stabilizzandosi con i matrimoni tra i connazionali e i locali ed il richiamo delle famiglie. Si ristrutturarono, diventarono artigiani, commercianti, piccoli imprenditori. Mandarono i figli a scuola trovando spazio nella società di accoglienza. Trovarono il modo di stare insieme con uomini di altre nazioni, civiltà, religioni, superando vecchi pregiudizi e divisioni. Furono gli uomini che crearono la prima, vera integrazione tra popoli diversi. Gli antesignani dell’Europa dei popoli. Fu epopea di eroi. Anche il nonno di Patricia, Mariano Leonora, fa parte di questi eroi. Patricia apparteneva alla seconda generazione di questi uomini generosi. Madre esemplare, colta, funzionaria modello, solare.

Perfettamente integrata nella società belga. Aveva scelto di rimanere italiana con l’orgoglio delle origini siciliane. Patricia resta l’immagine di intere generazioni di discendenti figli e nipoti di italiani che hanno trapiantato in tutti i continenti la ricchezza di una cultura italiana creativa ed operosa. Sicilia Mondo tutta si stringe attorno ai familiari, al Commissario Straordinario del Comune di Calascibetta, Mario Candore, che ha onorato l’estinta con una giornata di lutto cittadino, agli amici e colleghi, ai quali esprime sentimenti di vivo cordoglio e di solidarietà nel ricordo della tragica perdita della cara Patricia.


 


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