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 venerdì 18 marzo 2016

BARCELLONA POZZO DI GOTTO

Conferenza: “Fari dello Spazio Tempo - Le Supernove e l’accelerazione dell’Universo”

di Paolo Faranda


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L’Università della Terza Età di Barcellona Pozzo di Gotto, ha organizzato in collaborazione con l’Associazione di Astrofili “Andromeda”, una Conferenza su un tema attuale di particolare interesse scientifico “Fari dello Spazio Tempo - Le Supernove e l’accelerazione dell’Universo”. L’argomento di particolare interesse scientifico sarà trattato dal dott. Vincenzo Antonuccio Delogu, ricercatore astronomo presso INAF- Istituo Nazionale di Astrofisica di Catania. Entrando nei contenuti possiamo anticipare alcuni aspetti relativi all’argomento che il dott. Vincenzo Antonuccio Delogu tratterà. Qualsiasi massa in moto accelerato emette onde gravitazionali, già previste da Einstein nella sua Teoria della relatività generale quasi un secolo fa. Onde gravitazionali di particolare intensità possono essere generate da fenomeni cosmici in cui enormi masse variano la loro distribuzione in modo repentino come ad esempio nell’esplosione di supernove o nella collisione di oggetti massivi potenti come i buchi neri.

Le onde gravitazionali rilevate di recente con gli interferometri a raggi laser LIGO (Stati Uniti) e VIRGO (Europa), dice Fulvio Ricci, sono quelle prodotte dallo scontro tra due Buchi Neri, distanti circa un miliardo di anni luce da noi, di massa rispettivamente di 36 e 29 volte superiore a quella del Sole. “Si sono avvicinati ad una velocità impressionante, vicina a quella della luce. Più si avvicinavano, più il segnale diventava ampio e frequente, come un sibilo acuto; quindi è avvenuta la collisione, un gigantesco scontro dal quale si è formato un unico buco nero. La sua massa è la somma di quelle dei due buchi neri, ad eccezione della quantità liberata sotto forma di onde gravitazionali”. Più si avvicinavano, più il segnale diventava ampio e frequente, come un sibilo acuto; quindi è avvenuta la collisione, un gigantesco scontro dal quale si è formato un unico buco nero. La sua massa è la somma di quelle dei due buchi neri, ad eccezione della quantità liberata sotto forma di onde gravitazionali. Si è così confermato finalmente il fenomeno dell’inflazione dell’Universo, la fase di violentissima espansione accelerata che l’universo subì quando aveva soltanto una frazione di secondo.

La rilevazione delle onde gravitazionali primordiali è una scoperta memorabile, potrebbero fornirci dati importanti ai fini delle ulteriori ricerche, anche su stelle di neutroni e supernove. Il segnale è stato analizzato dai rivelatori interferometrici di onde gravitazionali VIRGO in collaborazione con LIGO, situato nel comune di Cascina (PI) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Finora gli astrofisici avevano indirettamente rilevato le onde gravitazionali prodotte da due stelle di neutroni in orbita l’una attorno all’altra a una distanza molto ridotta. La recente scoperta ha confermato le precedenti misure indirette e aprirà di certo la strada a innumerevoli e inimmaginabili altre scoperte grazie alle quali scienziati e ingegneri, come la storia insegna, sapranno trarre benefici per l’intera umanità. Si spalanca letteralmente una nuova finestra sull’universo, un capitolo fondamentale per il genere umano.


 


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