Nel Progetto di
servizio, di informazione, di conoscenza e di ascolto alla comunità, riportiamo
l’intervista a Osvaldo Renzo Cirnigliaro, Delegato di Sicilia Mondo a Tucumàn da oltre 20 anni. Anni 68. Si definisce
siciliano perché figlio di siciliani. Già Ministro di Economia e Finanze del
Governo Argentino e Deputato di Tucumán per due legislature. Premiato dal
Comune di Floridia. Siciliano eccellente alla VIII Edizione del Premio “Ragusani nel Mondo”‘ nel 2002. Siciliano
eccellente di Sicilia Mondo nel 2011. Economista di prestigio, accademico,
conferenziere, federalista. Ricordato per avere ridotto il debito pubblico
nazionale e rilanciato il mondo industriale nella provincia di Tucumán. Di
prestigio morale. Parlamentare esemplare ed unico, rifiutò l’indennità del
mandato devolvendolo in beneficienza. Rinunziò a riscuotere 2.500.000 $ come
appannaggio parlamentare in conto “spese riservate”. A Renzo abbiamo domandato:
Com’é vista la situazione italiana a Tucumán?
L’Italia è per
Tucumán e per tutti gli argentini un costante punto di riferimento. Quasi la
metà delle persone sono di origini italiane e ne sono fieri, e questo rende
normale guardare all’Italia con grande interesse e riconoscerne il ruolo di
grande Nazione nello scacchiere mondiale sotto il profilo culturale, economico
e sociale. Ed è per questo che siamo preoccupati per l’instabilità che esiste
in Europa in generale e in Italia in particolare, anche sotto il profilo della
difficile accoglienza dei migranti in arrivo da altri Continenti e la difficile
integrazione che essa comporta. Tuttavia, siamo sempre consapevoli della
necessità che il Paese superi la lunga empasse della crisi economica e
intraprenda una virtuosa e duratura fase di ripresa, insieme con il resto dell’Europa.
E formuliamo l’auspicio che l’attuale governo possa attuare politiche che
stabiliscano rapporti più intensi con la comunità italiana che risiede all’estero,
capovolgendo l’attuale tendenza.
Come vive la Comunità siciliana?
Ha come
riferimento istituzionale la Società siciliana di Tucumán, e Sicilia Mondo all’estero.
Vive in una fraternità legata ai ricordi e alla nostalgia dei loro antenati.
Ovviamente l’intensità di questi legami con il passato si affievolisce nelle
nuove generazioni, che tendono a distaccarsi dalla cultura e dalle tradizioni
dei loro avi, intristiti e preoccupati spesso anche dalle difficoltà di
inseguire i modelli di vita sociale e economica imposti dalla globalizzazione.
I nuovi modelli veloci di informazione e comunicazione spesso tolgono loro lo
spazio per una buona lettura di un libro, con una velocità che fa sembrare vecchio
e superato quello che appena una settimana prima appariva una novità.
Come va l’economia Argentina?
La situazione
economica argentina non è buona e non ci sono segnali di miglioramento a breve.
Siamo un paese fortemente debitor, e il prodotto interno lordo non genera
risorse sufficienti a cancellare neanche gli interessi sul debito pubblico.
Questa situazione insieme al ritardo tecnologico e ad una classe dirigente
moralmente deficitaria e lontana dal perseguire interessi pubblici a beneficio
di quelli personali, crea una situazione complessa per il futuro. Inoltre la
crescente e spaventosa inflazione, alimentata da una selvaggia speculazione
finanziaria, ha creato situazioni di instabilità, preludio ad un forte
sconvolgimento sociale.
Anche in Argentina arrivano giovani italiani in
cerca di lavoro?
Non ho dati
esatti sul numero di giovani italiani che cercano lavoro in Argentina, ma mi
sento di sconsigliare loro di venire per lavorare, perché abbiamo un alto tasso
di disoccupazione strutturale in America Latina. Uno dei problemi principali è
il basso livello di investimenti pubblici e privati a causa delle condizioni
instabili che ho citato sopra. Le
aspettative di crescita economica, la instabilità monetaria ed il progresso
sociale, necessari per garantire il benessere generale, oggi sono difficili da
raggiungere in una paese fra l’altro alle prese con la piaga di un crescente
traffico di stupefacenti e penalizzato dalla mancanza di una classe dirigente
all’altezza del gravoso compito richiesto.
Cosa fai di bello?
Mi sono dedicato
alla mia attività di economista, e in alcune attività private. In questa fase
della mia vita cerco di privilegiare i momenti della riflessione, della
cultura, della amicizia, senza dimenticare i legami con la mia seconda patria.
Privilegiando la cucina italiana e l’amore per la musica e la letteratura.