L’influenza,
come sottolinea il rapporto Influnet, con l’arrivo del freddo, ha cominciato a
colpire i soggetti più deboli in quasi tutte le regioni, anche se non ha ancora
assunto un carattere epidemico. A subire le conseguenze sono soprattutto i
bambini compresi nella fascia di età 0-4 anni. Mentre l’incidenza complessiva
sugli altri soggetti è pari a 0,78 casi su mille assistiti, nei bambini sale a
2,61 casi. Il direttore del dipartimento di Pediatria internistica dell’ospedale
pediatrico Meyer di Firenze, dott. Maurizio de Martino, ha stilato un decalogo,
che di seguito si riporta integralmente, al fine di fornire utili consigli ai
genitori per meglio assistere i piccoli mantenendo sempre e comunque i dovuti
rapporti con il medico di base o il pediatra che li ha in cura.
1. Per la misurazione impiegare solo il
termometro elettronico digitale e solo sotto l’ascella: è lo strumento migliore
di misurazione della temperatura corporea. La via rettale è causa di sconforto
e anche di incidenti
2. Far visitare in giornata il lattante
febbrile, perché è frequente la possibilità di infezione batterica grave
3. Se la febbre non si abbassa non
intestardirsi con l’antibiotico: non sempre la causa è un’infezione
4. Rispettare le dosi di medicinale
prescritte dal medico o indicate sul foglio illustrativo
5. Rispettare i tempi di assunzione
indicati dal medico, senza prolungarli o accorciarli
6. 90 minuti: questo è il tempo massimo
entro il quale deve essere atteso l’effetto dell’antipiretico
7. La via di somministrazione migliore è
sempre quella orale, salvo casi rari
8. No ai “rimedi della nonna”: spugnature,
ghiaccio, o pezzette sono non solo inutili (la febbre è un innalzamento
centrale e non periferico della temperatura corporea), ma anche
controproducenti: causano brivido e quindi innalzamento della temperatura e
malessere nel bambino
9. La crescita dei dentini non provoca
febbre: non esiste cioè la febbre da eruzione dentaria.
10. Attenzione alla malaria se il bambino
febbrile è di ritorno da un Paese nel quale è in corso endemia malarica