mercoledì 25 novembre 2015
SICILIA MONDO
Risultati positivi in Commissione Bilancio per gli Italiani all’Estero
di Redazione
Dopo l’esame
della Commissione legislativa al Bilancio, il testo della legge di stabilità
2016 passa al dibattito nelle aule del Senato e della Camera per eventuali aggiustamenti
prima della sua approvazione definitiva. In queste sedi si affinano le
strategie delle minoranze politiche, dei partiti, dei parlamentari in cerca di
notorietà, di chi rappresenta interessi corporativi ma anche gli interventi di
chi è portatore di modificazioni sociali ed etiche. L’impianto della legge che
destinerà le risorse dello Stato per il 2016, è finalizzato al sostegno e
consolidamento della ripresa e dei consumi di cui si hanno le prime certezze
attraverso l’alleggerimento fiscale dei cittadini, la riduzione della spesa
pubblica ed il risanamento delle finanze. Il testo è in un certo senso blindato
e con ridotte possibilità di espansione dopo le strettoie dei vincoli dell’Europa
e le limitate risorse a disposizione del Governo. Sulla approvazione della
legge di stabilità, anche i parlamentari eletti nelle Circoscrizioni Estero non
sono rimasti a guardare. Apprendiamo ora che la Commissione legislativa al
Bilancio del Senato ha approvato recentemente le seguenti integrazioni:
finanziamento aggiuntivo di 5 milioni rispetto alla somma inizialmente
prevista. Si superano così le dotazioni per lingua e cultura italiana, quelli
per gli Istituti Italiani di Cultura, si integrano i fondi per gli Istituti di
rappresentanza Comites e CGIE, quelli della stampa italiana all’estero
mentre si prevede uno stanziamento specifico per i corsi di formazione. Un
risultato assolutamente straordinario in controtendenza rispetto ai tagli di
risorsa degli anni precedenti per gli italiani all’estero. Ma anche politico
perché, possibilmente, il presidente del Consiglio Renzi, in occasione delle
sue visite internazionali ai Capi di Stato, ha constatato di persona che la
immagine dell’Italia nel mondo è data dalla intraprendenza e dal prestigio dei
connazionali, dal lavoro e dalle imprese italiane e dalla miriade di
associazioni dove vige l’orgoglio italiano. Occorre anche dire che in occasione
dell’Incontro del presidente del Consiglio Renzi, con i propri gruppi
parlamentari di Camera e Senato, i deputati che fanno parte del Comitato permanente
per gli Italiani nel mondo di Fabio Porta ed i senatori del Comitato per le
Questioni degli Italiani all’Estero di Micheloni, congiuntamente avevano
sottoposto alla attenzione del presidente Renzi e alla sensibilità dei
colleghi, il quadro completo delle questioni riguardanti gli italiani all’estero,
assolutamente determinanti per la espansione del Paese Italia nel mondo. Gli
emendamenti positivi della Commissione Bilancio sono il risultato sofferto,
costruito con intelligenza dai Senatori Micheloni, Giacobbe, Di Biagio e
Turano, attraverso la serietà delle mozioni presentate, le motivazioni in
Commissione, la tessitura dei contatti con i colleghi e gli altri gruppi
politici. È stato un grande risultato anche se non tutte le richieste contenute
nelle mozioni sono state accettate nella misura proposta. Ci riferiamo in
particolare alla bocciatura in Commissione dell’emendamento che chiedeva l’equiparazione
degli immobili dei residenti all’estero per l’esclusione del pagamento IMU
sulla prima casa mentre rimane invariata invece l’agevolazione IMU e TASI per i
pensionati residenti all’estero. Egualmente bocciata la richiesta delle
detrazioni fiscali per i carichi familiari per i residenti fuori dall’Europa. Sono
bocciature dolorose ed assurde perché intaccano il principio di eguaglianza tra
tutti gli italiani, indipendentemente dalla residenza. Dopo il Senato, il testo
passerà alla Camera. Toccherà ora al gruppetto dei deputati eletti nelle
Circoscrizioni Estero, ai quali non manca certo la capacità dialettica e
politica, di apportare i miglioramenti non ottenuti nella Commissione al
Senato. Sempre che non cali il taglio della fiducia da parte del Governo. Ancora
una volta i parlamentari eletti nelle Circoscrizioni Estero si propongono in
Parlamento come rappresentanti indiscussi ed autorevoli sulle questioni dei
connazionali che vivono fuori dall’Italia. Li seguiamo con attenzione nel loro
impegno di quotidianità tenace e silenzioso. Lontano dai riflettori. Troppo pochi
per la estensione delle Circoscrizioni elettorali loro affidate, troppo pochi
anche in Parlamento dove indiscussa vige la regola dei numeri. Meriterebbero
certamente più sostegno e incoraggiamento da parte delle Circoscrizioni
elettorali, dalle rappresentanze e dalla stampa italiana perché, è anche vero,
che spesso il peso del consenso apre spazi significativi anche in Parlamento.
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