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 sabato 14 novembre 2015

SI CONTINUA A MORIRE

Il cordoglio della redazione di FiloDirettoNews alla Francia

di Domenico Interdonato


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Mentre scrivevo il pezzo è arrivata la mail in redazione del presidente Refaat Mohamed della Comunità Islamica di Messina, che esprime la sua più assoluta riprovazione e condanna per la strage di Parigi e a noi ci fa piacere pubblicarla, eccola:

Bismillah ar-Rahman ar-Rahim

Intendiamo, come Centro Islamico di Messina, esprimere la più assoluta riprovazione e la più ferma condanna per l’ennesimo atto barbarico che getta il mondo nello sconforto e che ci rivela, oggi, tutti vulnerabili e in pericolo.Vogliamo ribadire che l’Islam è una religione di Pace, rivelata nella Misericordia e con Misericordia attraverso un modello di Misericordia e amore come il Profeta Muhammad, su di lui la Pace e la Benedizione di Dio. La violenza e l’odio che oggi come un immenso incendio sembrano avvolgerci, non prevarranno! L’Amore di Dio è più forte di questa cieca barbarie! Sentiamo, pertanto, il bisogno di pregare intensamente per le vittime innocenti di Parigi e dire che, da europei e musulmani quali siamo, difenderemo la nostra casa comune europea e l’affidiamo, come sempre, alla Misericordia divina. La Pace di Dio sia con tutti noi. Salam’Alaykum Wa Rahmatullahi Wa Barakatuhu

Un venerdì rosso di sangue, che colpevolmente si ripete, e mentre le grandi potenze ancora non decidono a Parigi si continua a morire. La Francia porge l’altra guancia al terrorismo e si scopre impotente, smarrita... e adesso cosa faranno? Ancora non lo hanno deciso ma, una cosa è certa, cambieranno metodo, bisogna adeguare la risposta che deve essere ferma e decisa. Non servono le marce silenziose, le condoglianze, bisogna agire senza fare proclami, loro non devono sapere da dove arriva la minaccia, la politica degli annunci delle dichiarazioni deve cessare, la NATO, l’Armata più grande ed organizzata del mondo non può essere derisa da una dozzina di fanatici. Gli strumenti ci sono ma vengono utilizzati male e bisogna fare presto, l’aiuto della Russia di Putin è stato determinante e lo potrà essere ancora meglio se integrata in un sistema a guida ONU, che in questi cinque anni è stata colpevolmente assente. Il programma ONU deve prevedere tre tappe: la risoluzione della questione siriana e quella curda a qualsiasi costo e subito, per poi investire forti somme sulla ricostruzione del Paese ed infine permettere il graduale ritorno in patria al popolo siriano offrendo loro aiuti economici, queste devono essere le risposte al terrore.

L’azione ONU non si deve fermare, ma deve continuare in Libia e dove il terrorismo ha conquistato territorio, i francesi con l’eliminazione del rais Gheddafi, avvenuta a Sirte il 20 ottobre 2011, hanno creato un vuoto di potere enorme e prodotto l’ingresso trionfale del terrorismo nel paese, con delle conseguenze che noi italiani stiamo pagando a caro prezzo. L’azione della Francia in Libia, poi sostenuta da una coalizione e malvolentieri anche dall’Italia, ancora presenta lati oscuri e non razionali. Finito lo sfogo non ci resta che fare il nostro cordoglio alla Francia e in particolare ai familiari delle vittime innocenti, la redazione tutta è profondamente rattristata, non mi va di scrivere altro per non cadere nello stesso errore della politica internazionale.


 


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