A seguito di
quanto riportato da alcuni organi di informazione e al fine di diffondere una
corretta informazione ai cittadini in ordine agli avvisi di protezione civile
si ritiene utile precisare quanto segue. Premesso che la Regione siciliana non
ha autonomia per le previsioni meteo:
1) il Centro funzionale centrale (Dipartimento
Nazionale della Protezione civile), di regola entro le 11,30, invia le
valutazioni numeriche, cioè le previsioni meteo con la quantificazione delle
piogge previste (da un minimo a un massimo) in un arco di tempo. In tale arco
di tempo le precipitazioni previste potrebbero cadere in un’ora così come
essere distribuite nell’intero arco di tempo.
2) le previsioni meteo sono riferite a Zone di
Vigilanza Meteo molto ampie; per esempio la ZVM 37 abbraccia le nostre zone di
allerta A e I (Sicilia nord-orientale, da Catania a Messina a Capo d’Orlando);
la ZVM 38 comprende il bacino del Simeto e la Sicilia sud-orientale, etc.
3) il Centro funzionale Decentrato (Dipartimento
regionale della protezione civile) confronta quei quantitativi previsti con le
soglie critiche delle diverse zone di allerta; tali soglie critiche sono
rappresentate, conformemente allo studio effettuato da ARPA Piemonte 2004 per
conto del DPC, dalle curve di possibilità pluviometrica, elaborate su base
statistica partendo dalle precipitazioni storiche di massima intensità. Se le
soglie superano le curve con tempo di ritorno di 2 anni, si è in GIALLA; se
sono comprese tra le curve a 5 anni e 20 anni, si è in ARANCIONE; se superano
le curve a 20 anni, si è in ROSSA.
Tutto ciò è “statuito “ da una direttiva approvata in
Giunta preventivamente approvata dal Dipartimento della Protezione Civile
nazionale. Alla dichiarazione di livello di allerta per rischio idrogeologico
e/o idraulico occorre che i Comuni attuino le fasi operative corrispondenti
previste dai piani di protezione civile locali. Il rischio idraulico è riferito
ai bacini idrografici più grandi (tipicamente, oltre i 100 kmq) in quanto nei
piccoli bacini gli attuali criteri di calcolo non consentono attendibili
responsi in ordine alla predicibilità dei fenomeni alluvionali. Pertanto, per i
bacini idrografici più piccoli e per i centri urbani, convenzionalmente ci si
riferisce al generico “rischio
idrogeologico “. Pertanto, a un livello di allerta ROSSA non corrisponde
automaticamente la chiusura delle scuole, ma, a ragion veduta, soltanto la
chiusura di quelle ricadenti in un’area a rischio idraulico o di quelle che per
essere raggiunte attraversano zone a rischio idraulico. In ogni caso rientra
nel potere decisionale dei Sindaci, autorità locali di protezione civile.
È
opportuno che i cittadini seguano le norme comportamentali. L’allerta è stato
diramato in modo corretto e gli eventi accaduti lo dimostrano. In ogni caso
trattasi di previsioni e in atto non è possibile stabilire con esattezza l’orario
di un evento meteo avverso come, invece, in ogni città sarebbe possibile
determinare l’orario di transito dei bus. Infine, in ordine a quanto diffuso da
alcuni organi di stampa si precisa che il Dipartimento regionale della
protezione civile pubblica gli avvisi sul suo sito, unica fonte ufficiale. Non
è stato istituito alcun gruppo WhatsApp. È possibile, tuttavia, che qualche
dipendente, in modo autonomo e inopportuno, ne abbia, creato qualcuno
diffondendo attraverso esso notizie non ufficiali.
La diffusione di tali
notizie appare soltanto un’altra delle tante occasioni utilizzate per
screditare il lavoro di funzionari e dirigenti della Protezione civile che
anche nei giorni festivi e in orari extra lavoro, senza obbligo alcuno, ma con
spirito di sacrificio ed esempio di professionalità, sono diuturnamente
impegnati nel controllo del territorio e nell’attività di assistenza ai
cittadini e ciò evidenzia che anche nell’amministrazione regionale, spesso a
ragione dileggiata per comportamenti assunti da dipendenti poco coerenti con le
funzioni agli stessi assegnati e coinvolti da scandali, esiste una parte sana
vicina ai cittadini e impegnata a collaborare nella trasformazione positiva di
questa Regione.
Calogero Foti – Dirigente
Generale Regione Siciliana – Presidenza Dipartimento della Protezione Civile