EXPO DI MILANO
Dimitri Salonia fa rivivere i Mercati della Sicilia
di Tiziana Santoro
 Il pittore Dimitri
Salonia esporrà sino all’undici ottobre le sue opere al “Cluster Bio
Mediterraneo” dell’Expo di Milano. Il tema dominante della Mostra è incentrato
sulla raffigurazione dei mercati della Sicilia, con particolare attenzione alla
Vucciria, dove l’artista ritrova se stesso bambino, assorto tra le grida dei
venditori, il colore dei banchi e i sapori del cibo da strada. Dei mercati,
Dimitri Salonia, coglie la dimensione del colore, degli odori e dei suoni, ma
soprattutto la dimensione sociale di quei riti che si ripetono da sempre
uguali. A fare da contrasto sono il rosso dei teloni allestiti sopra i banchi,
il grigio della pioggia e il giallo del sole che si fa spazio tra le tele e
illumina gli acquirenti, i quali si defilano sino a perdersi tra la folla. A
dare vita alle immagini sono la teatralità delle “banniate” che il pittore
restituisce agli spettatori come in un fermo immagine, in cui i venditori sono
colti nell’atto di urlare e proporre, con vigore, l’acquisto delle proprie
merci. In quell’urlo sono espressi il dolore, la sofferenza e la speranza di un
popolo che desidera riscattare se stesso. Il pittore ha chiarito, in conferenza
stampa, la volontà di voler rappresentare la Sicilia “terra scaldata dal sole e
infiammata da forti passioni, confortata da una natura di straordinaria
bellezza e dilaniata dall’insofferenza umana”. Attraverso sapienti pennellate dà
vita ad una coralità di personaggi che si muovono, urlano e si appagano di
odori e sapori che lo spettatore più sensibile può captare attraverso la sola
percezione visiva, che risveglia e sollecita gli altri sensi, coinvolgendoli
tutti a pieno. L’artista non manca di sottolineare la funzione multiculturale
dei mercati siciliani in cui rivivono la tradizione araba, angioina e
siciliana. È espressa nell’immagine del mercato una filosofia di vita, in cui
la contrattazione tra acquirente e venditore è strettamente legata alla
dinamica dell’affare e del riscatto sociale; è nella contrattazione, infatti,
che il singolo realizza il suo affare e almeno per un istante “gabba il fato” e
riscatta se stesso da una condizione di disagio socio-economico. Impera nella
rappresentazione l’atteggiamento malinconico e nostalgico, tragico e allegro
dei siciliani e più ancora del pittore, che è così intimamente legato ai
sapori, agli odori e alle voci a cui dà vita attraverso le sue opere. Strettamente
ancorato al successo della Mostra è il Progetto di riqualificazione della
Vucciria, da cui partirà il tour espositivo internazionale di Dimitri e dove un’installazione
artistica fissa incentiverà la valorizzazione del luogo, fungendo da attrazione
per i turisti e gli appassionati d’arte. Una reazione quella del pittore alla
politica delle normative CEE e alla
politica dei prezzi fissi che, contravvenendo alle tradizionali dinamiche della
compravendita, ha fatto perdere competitività, colore, sapore e autenticità ai
mercati della nostra tradizione.
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