EMERGENZA
Si ha bisogno di Educatori
di Alfonso Saya
 Il pontefice emerito
Benedetto XVI, ha denunciato l’emergenza educativa, ha lanciato il messaggio
pedagogico più urgente di oggi: “Genitori,
per favore, crescete!”. La malattia dell’educazione è il rachitismo morale
che colpisce al cuore l’educazione e la distrugge! Come il rachitismo fisico
per carenza di vitamina D, ostacola l’ossificazione e, quindi, blocca la
crescita, così il rachitismo psichico blocca l’educazione, la crescita
spirituale. Educare dal latino, “educere”, vuol dire “far emergere”, suscitare
l’Uomo nascosto in ogni bambino, così come Michelangelo ha fatto emergere il
capolavoro della “Pietà” nascosto nel blocco di marmo. Chi può far crescere?
Ovviamente, solo chi è già cresciuto, chi ha fatto l’esperienza della crescita!
Chi è rachitico nello spirito, chi non è cresciuto, alludo, naturalmente, all’“educatore”,
non può far crescere, non può far “emergere” l’Uomo dal bambino, così come chi
è “bonsai”, non potrà mai far emergere sequoie. I ragazzi hanno bisogno di
Educatori. È questo il problema dei problemi, è questo il punto nevralgico
dell’emergenza educativa. È questo l’allarme lanciato da Benedetto XVI, e dovrebbe
essere raccolto con urgenza. La scrittrice Elena Loewentahl, afferma: “I nostri poveri ragazzi, potrebbero trarre
danni irreparabili dal confronto con gli adulti marmocchi tanto più se sono
genitori”, e lancia un monito: “Mammine
palestrate e paparini frizzanti, è arrivata l’ora di crescere”. Don Mazzi sulla
stessa lunghezza d’onda: “L’anello debole
della nostra società, sono i quarantenni e non i quindicenni. La
fragilità dei quarantenni è spaventosamente, patologica. Uomini grandi, ma
piccoli, potenti, ma fragili, ricchi, ma vuoti, sempre amanti, e mai mariti”.
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