LEGGENDE
Imparariamo dai Girasoli
di Maria Schillaci
 La
natura, con la sua semplicità sa rendere tutto più magico e può regalarci
distese immense di “raggi di sole”. Potrà sembrare strana questa frase, ma
pensandoci bene non lo è, perchè ci ricorda un fiore bellissimo, dai petali
dorati, spesso, alto due metri o più, che si volge delicatamente verso il sole
grazie al fenomeno dell’eliotropismo. Fin dai tempi antichi, leggende,
simbolismi e storie “abbracciano” questo fiore così vivace. Le civiltà
precolombiane usavano i girasoli per decorare i templi in onore del dio Sole. Ci
sono due leggende interessanti legate a questo “fiore del sole”. Si dice che
Apollo, dio del Sole, volando nel cielo con il suo famoso carro, fosse stato
visto da una ninfa di nome Clizia, che s’innamorò di lui, il suo amore, però,
non era ricambiato da Apollo e la trasformò in girasole. L’amore, sinonimo di
fedeltà, pazienza, va, quindi, in contrasto con quello non corrisposto. Un’altra
leggenda narra che, in un grande giardino fiorito, nacque un fiore considerato
molto brutto e nessun altro fiore desiderava crescere accanto a lui.
Questo fiore si sentiva tristissimo, non si lamentava mai e si voltava sempre verso
il sole, fino al suo tramonto. Un bellissimo giorno, il sole si avvicinò,
dolcemente al fiore, ascoltò tutta la sua storia e regalò lui petali dorati,
rendendolo meraviglioso e chiamandolo “Girasole”, proprio per l’amore che
nutriva per il sole. Regalare un girasole a qualcuno, sin dai tempi antichi,
significa donare un raggio di sole. È, perciò, un grande gesto d’amore. In
effetti, tutti dobbiamo imparare una lezione speciale dai girasoli: quella di
voltarci sempre verso il sole, anche se le nubi tentano in ogni modo di
oscurare la nostra vita, perchè nulla sarà mai più potente della luce, e, prima
o poi, la nostra fede sarà premiata.
|