MARETERAPIA
ANFFAS Messina – Una giornata al mare con lo sguardo semplice dei bambini
di Valerio Villano Barbato
Sono
circa le ore 11,00 quando il festoso Gruppo
colorato degli amici dell’“ANFFAS”
invade, pacificamente, la spiaggia del Lido della “Lega Navale Italiana”, sez.
Grotte. Per il terzo anno consecutivo, il Progetto
“Mare da vivere… senza barriere” vede la partecipazione dell’Associazione presieduta dal dott. Bruno
Siracusano. A guidare ragazzi e ragazze di tutte le età, è un piccolo team
capitanato dalla dott. Barbara Cavallari, psicologa e psicoterapeuta del Centro:
“Anche quest’anno dobbiamo ringraziare il
dott. Lo Faro e gli amici della ‘Lega Navale’ che ci hanno permesso di compiere
questa esperienza, per noi elemento molto importante dal punto di vista
inclusivo. A maggior ragione, se si pensa che, con l’assegnazione dell’Istituto
Marino di Mortelle al CNR di Pisa, i ragazzi hanno rischiato di rimanere senza
un giorno di mare”. La dott. Cavallari fa, appena in tempo, a “ringraziare”
le istituzioni, sempre molto ricettive nei confronti dei più bisognosi, e una
rappresentanza di “bagnanti” arriva a esprimere il proprio parere sull’odierna Giornata:
“Il mare è bello, è divertente, si
respira aria buona, si conosce altra gente, ci si diverte”.
Pensieri
semplici, trasferiti dalla mente alla parola senza troppi filtri, un po’ come
bambini da amare ed educare. E, a tale scopo, nessuno meglio della signora
Rosalba, trent’anni di lavoro all’“ANFFAS”
nel delicatissimo ruolo di educatrice, può essere in grado di tirare fuori il
dono che ognuno di loro possiede: “Sicuramente,
come tutti noi, ciascuno possiede la sua peculiarità. Quello che li accomuna è
l’incredibile costanza, lo smisurato impegno che, inesorabilmente, li porta ad
arrivare al risultato”. Ma un risultato è stato raggiunto dalla nostra
società? “Mah, sicuramente, l’atteggiamento
nei confronti dei disabili è, sicuramente, cambiato, tanto è stato fatto, ma
molto altro rimane da fare. Fondamentale sarebbe un Progetto d’inserimento
nelle scuole, in quanto dall’educazione scaturisce sempre tutto il resto”. Rosario
è un po’ il factotum dell’Associazione
“L’Aquilone” e i ragazzi ha imparato
a conoscerli giorno dopo giorno: “Faccio
il volontario da tanti anni, ormai, e posso dire con certezza che questa è una
passione che ti gratifica molto. Oltre ai riconoscimenti morali, che sono all’ordine
del giorno, ci sono tante di quelle situazioni comiche che molti non
riuscirebbero nemmeno a immaginare”.
Purtroppo, l’altra faccia della
medaglia è quella fatta di tante difficoltà, come ci spiega Maria Grazia,
infermiera professionista al seguito dei ragazzi: “Molti di loro presentano criticità di vario genere, ma, a volte, mi
accorgo che quello di cui più necessitano è solo un po’ d’attenzione e un po’ d’affetto.
Giornate come questa sono fondamentali per regalargli un sorriso, un attimo di
felicità”. Ma se, ancora, è
possibile svolgere attività come questa il merito è anche di persone come
Agostino Florio, pre. dell’Associazione
“Guardia Costiera Volontaria”: “Di anno in anno, rinnoviamo questa
partecipazione volontaria in veste di vigilanza e sicurezza in mare. È un’esperienza
di gioia, la cui condivisione non può che portare beneficio a chiunque ne
faccia parte”. È un po’ come il mare, che con le sue onde porta a riva
tesori che solo occhi di bambini possono scoprire, così è vivere con questi
ragazzi che solo chi li ama li può capire.
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