Di quest’ultima manovra finanziaria, le cose che,
veramente, mi hanno fatto male, sono la cancellazione delle feste cosiddette ‘laiche’ infrasettimanali.
Più che le ‘giornate festive’ credo che qualcuno ‘che
conta’ voglia cancellare anche la nostra memoria – penso, così, alla Festa della Liberazione o della Repubblica o, addirittura,
alla Festa del Lavoro –.
Credo, e insieme a me migliaia di cittadini, che
cancellando, artatamente, la nostra storia, le nostre radici, non avremo un
gran bel futuro. Si discuta su tutto il resto, ma non si tocchino quelli che
sono i ‘valori’ fondanti della nostra democrazia che, nonostante tutto – e, nonostante
le palesi discriminazioni fra nord e sud – riescono, ancora oggi, a tenere
unito questo nostro bel paese. Farli coincidere con la domenica significa
diluire quel ‘valore’ fino a farlo scomparire del tutto.
E pensare che molti si erano illusi – me compreso –
che si potesse celebrare e festeggiare anche il giorno della ricorrenza
dell’unità d’Italia, per il quale tanto si è prodigato anche il nostro presidente
della Repubblica.
Mi auguro, davvero, tanto che il nostro parlamento
blocchi anche questa ennesima vergogna. Auguri Italia.
Giuseppe Previti - presidente del consiglio del comune di Messina