ABRUZZO
Attività del Gruppo Alpini di Messina all’Aquila
di Ketty Settineri
Il Gruppo di Messina all’Aquila si è dato da fare per curare i
rapporti con le istituzioni e per riallacciare i vecchi legami alpini, l’ottantottesima
adunata nazionale dell’“ANA” si è
svolta da giovedì 15 a domenica 17 maggio, tre giornate piene di impegni e
attività. Gli alpini che hanno raggiunto L’Aquila, da ogni parte d’Italia e del
mondo, sono stati circa trecentomila, questo numero comprende anche i tanti
familiari, gli amici degli alpini e tutta quella carovana di venditori e
affini, che segue ormai da decenni gli eventi dell’“ANA”. La Sfilata di domenica
17 è iniziata alle ore 9,00 per concludersi oltre le ore 19,00, dieci ore per 2
chilometri e mezzo di percorso accompagnato ai lati da una folla festante che
salutava e ringraziava. Presenti gli alpini in armi con la Bandiera di Guerra
del 9° Reggimento “Alpini” e la Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”. Anche quest’anno, l’Adunata
ha vissuto momenti assai toccanti, come l’arrivo della Bandiera di Guerra
davanti alla Basilica di Collemaggio, gli onori al Labaro dell’“ANA”, con le sue 209 Medaglie d’Oro al
Valor Militare e le miriadi di bandiere che hanno sfilato, come il coinvolgente
Tricolore aquilano di 99 metri, realizzato dalla Sezione Abruzzi.
I messinesi
sono stati presenti alla Santa Messa dedicata all’Esule e organizzata dalla
Sezione Venezia e dai Gruppi “ANA”, di
Fiume, Pola e Zara, che hanno aperto la Sfilata
conclusiva dell’indomani, rinnovando la suggestiva tradizione inaugurata nel
1957 con il commovente striscione di don Luigi Stefani, il cappellano militare
zaratino che ha lasciato segni importanti in tante nobili opere di volontariato
e che volle onorare con quel ricordo, allora e sempre, gli alpini “vivi e morti”
del Carnaro, della Dalmazia e dell’Istria. La Messa si è svolta nella Basilica
di “Cristo Re”, con oltre 300 persone assieme agli alpini messinesi con il capogr.
Giuseppe Minissale, il gen. Antonino Altadonna, Riccardo Ferrera (Gruppo di Catania) e Simone Giorgianni;
l’Invito era stato formulato dalla
dinamica coord. Laura Brussi Montani, esule da Pola, che li ha accolti e
ringraziati.
Il sacro rito è stato
celebrato dal canc. arcivesc. don Sergio Maggioni, arcid. del Capitolo
Metropolitano, con l’ausilio del can. Sigismondo Prudlo; sentite le parole di
vicinanza a tutti gli esuli presenti e lontani, compresi quelli “andati avanti”:
tanto più degni, perché lasciarono la propria terra e quanto avevano di più
caro “per restare cristiani e italiani”. Presenti i vessilli della Dalmazia, di
Fiume, dell’Istria e dell’Ordine del Santo Sepolcro, unitamente a tanti
vessilli e gagliardetti alpini e alla Bandiera Tricolore, si è voluto rendere
omaggio ai Caduti infoibati, o diversamente massacrati tra il 1943 e il 1947.
La mattina di sabato una folta delegazione di alpini messinesi e siciliani ha
incontrato, presso l’ufficio stampa, il dir. dell’alpino don Bruno Fasani, con
la consegna del nuovo gagliardetto e le foto di rito per sancire una bella
amicizia.
Nel pomeriggio di sabato, il cons. sez. Domenico Interdonato ha
presenziato all’Incontro che l’“ANA” ha avuto con le autorità, particolarmente
sentito il momento della consegna della medaglia d’Oro al Valor Militare Andrea
Adorno della pergamena di socio onorario dell’“ANA”. Da ricordare la bella ospitalità concessa dal Gruppo “ANA” di Isola del Gran Sasso ai due alpini messinesi, Luciano Di
Nuzzo e Vincenzo Coppoletta, una gran bella amicizia alpina che si rinnova ogni
anno.
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