Immerso ed avvolto nei miei pensieri,
rivedo l’attimo del nostro primo incontro,
quando complice la musica e la notte,
indussero i nostri sguardi ad intrecciarsi.
In quella piazza di quell’antico borgo,
i nostri visi si attrassero inconsciamente,
come ignari automi ci sentimmo per magia,
coinvolti da quella fantastica melodia.
E noi incuranti degli altrui sguardi,
come trasportati da un placido mare,
ci sentimmo avvolti da una strana malia,
profusa da quel lento e delizioso valzer.
Cullati sulle note di quella dolce danza,
volteggiammo guardandoci negli occhi,
che si illuminarono di sfavillante luce,
riflettendo i raggi dell’argentea luna.
I nostri passi sembravano poggiarsi,
con delicatezza sopra soffici nuvole,
approfittando di quell’attimo fuggente,
le sussurrai convincenti frasi d’amore.
All’unisono vibrarono le corde dell’anima,
inducendoci a stringerci appassionatamente,
il calore e la passione fecero da testimoni,
sollecitandoci a giurare l’eterno amore.
Da allora lei è assurta come mia musa,
dandomi sostegno e mille suggerimenti,
ed io a quel sereno ed amabile antico borgo,
il mio pensiero di ringraziamento rivolgo.
Ed ogni qualvolta riascolto la stessa melodia,
l’animo mio si riempie di musica e poesia.