PROTEZIONE CIVILE
Autostrada A19: situazione grave e preoccupante
di Redazione
Dopo un’intera mattinata di sopralluoghi e di accertamenti tecnici, la
protezione civile siciliana non può che esprimere la propria forte
preoccupazione per quanto accaduto. “Si tratta di una vecchia frana,
risalente a qualche anno addietro, che si è riattivata in conseguenza delle
abbondantissime piogge che hanno interessato il territorio dell’Isola -
dichiara Calogero Foti, direttore generale del dipartimento siciliano della Protezione
Civile – il fenomeno ha interessato almeno tre pile portanti dell’impalcato
autostradale creando danni strutturali ben visibili all’impalcato viario. Oltre
ad avere letteralmente diviso la Sicilia in due, il fenomeno avrà ripercussioni
sull’intero sistema sociale ed economico dell’Isola. Allo stato attuale è,
infatti, praticamente impossibile collegare le due maggiori città siciliane,
Palermo e Catania, se non attraverso percorsi alternativi più lunghi e
pericolosi, e questo ci preoccupa non solo per il maggiore dispendio di
risorse, ma principalmente per le difficoltà che potrebbero verificarsi in caso
di particolari casi di emergenza. Anche parecchi centri situati nel centro
della Sicilia, risultano difficilmente raggiungibili. Per questo ritengo che
quanto accaduto rappresenti esso stesso una vera e propria emergenza. Questa
mattina – continua Foti – insieme all’assessore regionale alle
infrastrutture Giovanni Pizzo e al dirigente generale Fulvio Bellomo, il
direttore regionale dell`Anas Salvatore Tonti e il sindaco di Caltavuturo
Calogero Lanza, abbiamo effettuato un sopralluogo al termine del quale abbiamo
concordato di sollecitare il riconoscimento del già richiesto stato di emergenza
al Governo nazionale. Il fenomeno potrebbe non avere del tutto esaurito la
propria evoluzione. Per questo ANAS ha predisposto un sistema di monitoraggio
per seguirne l’evoluzione e adottare i provvedimenti consequenziali. Nel
pomeriggio vertice in Prefettura alla presenza di tutti i Sindaci del
comprensorio per esaminare le criticità”
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