CALCIO
L’ACR Messina guadagna il punto da dove ricominciare a vincere
di Domenico Interdonato
La partita contro il Cosenza ha
visto l’esordio in casa del mister Nello Di Costanzo che, malgrado tutto, è
riuscito a fare un punto, per noi non resta altro che cercare di ripartire da
questo misero, ma importante “punticino”. La Gara è stata diversa dalle altre, certo gli arbitri non aiutano e
allora da una situazione favorevole, con un ribaltamento di fronte, è stato
assegnato un rigore (dopo si è visto che era inesistente) contro il Messina. Il
rigore è stato parato da Berardi, una gran bella parata… almeno in porta siamo
ben coperti, la difesa si è vista leggermente migliorata, certo Stefani resta
il pezzo pregiato della squadra e ci aspettiamo tutti di rivederlo in campo fin
da sabato prossimo contro l’Aversa. Il centrocampo è il reparto dove
mister Di Costanzo deve lavorare di più, il buco lasciato da Bucalo è diventato
una voragine e qui si potrà fare poco, la ripresa di Mancini e la giusta
collocazione di Ciciretti potrebbero innescare le punte, che languono ormai da
tempo. Sabato abbiamo visto un Ciciretti che non si propone, non cerca palla e
forse i compagni neanche lo notano guardano altri, ma chi? Strano, ma è così,
non sfruttare le potenzialità di un fantasista equivale a puro lesionismo.
L’attacco grava sul “giovane”
Corona, gli altri si perdono dietro ai difensori avversari, le belle giocate
delle punte non si vedono da tempo remoto al “San Filippo”, purtroppo si dovrà
ancora dipendere da Corona, perché alternative valide non se ne vedono. Un girone di ritorno da
dimenticare, solo sei i punti e la conquista della maglia nera in assoluta
solitudine, era da anni che non si vedeva una realtà del genere, con un mercato
di riparazione da paura che ha contribuito a indebolire la squadra. Nel team tecnico è arrivato anche un
preparatore atletico, il palermitano Filippo Argano, lo avevano notato tutti
che serviva, la squadra era lenta, adesso Argano dovrà lavorare nel breve per
cercare di recuperare i cocci. Il pubblico voleva vincere, il
nocciolo duro del tifo peloritano ha fatto il proprio dovere fino in fondo, ma
le incitazioni sono servite solo a guadagnare un punto che non ci ha fatto
prendere il volo, ma che ci ha legato a una speranza.
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