MESSINA
Suoni tra le macerie. Dalla musica di propaganda al boogie woogie degli americani
di Redazione
Coinvolgente e partecipato Incontro tematico quello svolto al Liceo
“Seguenza”, dal titolo Suoni tra le
macerie. Dalla musica di propaganda al boogie woogie degli americani, un
percorso curato dal prof. Cesare Natoli sui temi musicali ascoltati alla radio
a Messina, durante il periodo dei bombardamenti nel 1943. Dopo i saluti iniziali della
preside, prof. Maria Rosaria Mangano, e delle docenti Letizia Palumbo e Rossana
Pollicino, coordinatrici del calendario degli “Incontri in Biblioteca”, è stato
il prof. Enzo Caruso a introdurre il collega attraverso un breve filmato sulle
violente incursioni aeree degli alleati sullo Stretto e l’elenco dei modi di
dire, originatisi a Messina durante la guerra e in uso ancora (“babbi ill’Umpa”,
“u pani c’a tessera”, “piggiatu da botta”…). È stata, quindi, la volta di
Cesare Natoli che, nella sua puntuale esposizione, si è soffermato sul rapporto
tra musica, politica e società a Messina e in Italia durante la Seconda Guerra
Mondiale, presentando ascolti di brani musicali e analisi di testi, spesso
contenenti interessanti indicazioni sia sul piano dell’attenzione che la
propaganda mostrò nei confronti della produzione artistica, sia su quello dell’arte
come strumento di satira e contestazione della dittatura.
Un vero e proprio originale
itinerario storico e sociologico, attraverso la lente di ingrandimento
costituita dalla musica e dalla produzione artistica dell’epoca: dai brani di
propaganda come Vincere alle “Canzoni della Fronda” (Pippo non lo sa, Maramao perché sei morto, ad esempio) che intendevano satireggiare
il regime, passando per la celebrazione degli affetti con “Caro papà o Cara
mamma”, fino ad arrivare al Boogie woogie e allo Swing, portatori di rinnovata
speranza e spensieratezza dopo gli orrori della guerra. Particolarmente suggestiva la
conclusione della Relazione, durante
la quale Natoli ha presentato un video realizzato con immagini di Messina sotto
i bombardamenti, accompagnandone la visione con l’esecuzione di Ora triste, struggente brano per
pianoforte del compositore messinese Riccardo Casalaina.
Interessanti, al termine dell’Intervento, le testimonianze del dott.
Renato Colosi, pres. dell’Associazione
Nazionale “Vittime Civili di Guerra”,
e del prof. Giulio Santoro, che hanno emozionato il numeroso pubblico presente
con i loro toccanti ricordi di ragazzi, testimoni oculari della grande tragedia
della guerra. Finale a sorpresa, quindi, con la
Tammurriata nera, eseguita da Cesare
Natoli (pianoforte) e Enzo Caruso (chitarra e voce) che, attraverso le parole
del testo, scritto nel 1945, descrive il “curioso” fatto della nascita di un “criaturo
niru niru”, nato dall’unione tra una ragazza napoletana e un soldato americano
di colore che, per nascondere l’evidenza, “a Mamma ‘o chiamma Ciro, sissignore,
‘o chiamma Ciro”!
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