PARCO DEI NEBRODI – FLORESTA
“RIPRISTINO DELL’ECONOMIA NELL’AREA DEI NEBRODI”
di Armando Russo
Un importante convegno nazionale si è tenuto lo scorso giugno a Floresta, in provincia di Messina, sul tema “Ripristino dell’economia nell’area dei Nebrodi”, aree protette, turismo venatorio, prelievo sostenibile di flora e fauna, modifica delle leggi correlate, organizzato dalla Federazione Italiana della Caccia con il patrocinio del comune di Floresta, in pieno parco dei Nebrodi.
La problematica è stata affrontata, soprattutto, con riferimento alle ricadute economiche legate alla pratica venatoria, in un territorio straordinario per tradizioni, ambiente, cultura, coniugate ai prodotti agricoli e agli allevamenti.
Un convegno, quindi, che, nelle intenzioni dell’organizzatore dott. Enzo Greco, ha attenzionato le prospettive di una riverifica delle restrizioni, in atto vigenti, che condizionano le attività presenti nel vasto Parco dei Nebrodi e che possono essere rivitalizzate con la presenza del mondo venatorio che ha rappresentato, e può rappresentare, un’importante risorsa indispensabile per lo sviluppo del territorio.
Il presidente della sez. comunale FIDC di Patti, Enzo Greco, nella qualità di moderatore del convegno, ha condotto il contraddittorio, dal tono molto civile, tra relatori di valenza internazionale, quali il presidente della Federparchi, Giampiero Sammuri; il vicepresidente della FIDC, Massimo Buconi; il commissario dell’Ente Parco, dott. Nino Ferro che ha manifestato interessanti aperture parlando di possibile riperimetrazione dell’area parco; la Coldiretti, con il dott. Piccolo e la dott. Rosetta Bruno dell’Università di Messina; l’on. Nino Beninati che ha tratto il recepimento della legge sui parchi, la 394/91, e la possibilità di attività venatoria nelle cosiddette aree di pre-parco o contigue. Massiccia la partecipazione agguerrita dei sindaci dei comuni nebroidei.
Ai lavori l’on. Nino Beninati ha reso noto di aver sollecitato l’iter necessario per l’inserimento del calendario venatorio nella L.R. 33/97, nonché le procedure per possibili soluzioni volte ad un più razionale utilizzo del territorio del parco dei Nebrodi, soprattutto, con l’inserimento dell’attività venatoria in alcune aree, attività che prima dell’istituzione del parco rappresentava fonte indiscussa dell’economia locale.
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