mercoledì 18 febbraio 2015
STORIA
Il Chiosco di Bibite di Piazza Cairoli
di Alessandro Corsi
I Messinesi hanno esultato quando è tornata a vivere una piccola “costola”
della Storia della loro città, quella del Chiosco di Bibite di Piazza Cairoli
che porta alla memoria i fasti di una città orgogliosa, dignitosa e nobile che,
nei suoi cittadini migliori, nutre ancora la grande speranza di un
risorgimentale e civile riscatto. La sua riapertura ha ridestato l’interesse
degli anziani che rivivono antichi respiri, ma anche delle verdi generazioni che
lo hanno scelto come punto d’incontro e di convivialità. Affidandoci agli
storici di casa nostra, sappiamo che il primo proprietario e gestore del chiosco
fu il sig. Stellario Allegra che, nel 1871, lo commissionò a una delle fonderie
della città. La sede di piazza Cairoli risale all’anno 1912, perché prima
l’antico manufatto era ubicato accanto al Teatro “Vittorio Emanuele” e, dopo il
terremoto del 1908, fu trasferito in piazza Catalani, vicino al monumento
dedicato a Don Giovanni d’Austria.
L’impulso all’attività commerciale e
turistica fu dato dai figli Cosimo, Francesco e Letterio Allegra che, per
l’affezionata clientela, disponevano di bibite di vario genere di propria
produzione, fra le quali meritano menzione: la limonata al sale, gli sciroppi,
le orzate, il tamarindo, la famosa gazzosa e lo sciampagnino. Dagli Allegra,
che hanno fatto epoca nel settore delle specialità delle bevande dissetanti, la
gestione è stata affidata ai fratelli Madafferi, noti impreditori della
ristorazione messinese, proprietari del “Caffè d’Italia” che tengono alto il
prestigio e l’orgoglio della “messinesità”.
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