TIRO CON L’ARCO
L’ITALIA CONQUISTA L’ORO NEL MIXED TEAM COMPOUND
di Redazione
Prima giornata
di finali, oggi, per i campionati del mondo di tiro con l’arco Torino 2011 che,
per l’assegnazione delle medaglie, si sono trasferiti dalla Palazzina di Caccia
di Stupinigi in piazza Castello a Torino: come nel 2006, quando il cuore di
Torino fra Palazzo Madama e Palazzo Reale fu lo sfondo delle premiazioni delle olimpiadi
invernali, piazza Castello, oggi e domani, è la location d’eccezione delle gare
finali per l’assegnazione dei titoli iridati.
Nella giornata
di oggi dedicata al compound, il primo oro è stato quello dell’Italia,
conquistato nel Mixed Team da Sergio
Pagni e Marcella Tonioli contro la forte Olanda (Peter Elzinga e Inge Van
Caspel) per 154 - 152. La competizione a squadre miste è stata istituita, per
la prima volta, in questo campionato mondiale e ha visto la coppia azzurra
guidare il match fin dalle prime frecce. Il duo olandese, dopo aver concesso
tre punti di vantaggio a Pagni e Tonioli, non è più riuscito a recuperare il
gap.
“Dopo il record mondiale (158) ottenuto nei quarti
contro il Belgio, sinceramente, non credevo fosse possibile ottenere ancora così
tanto, temevo un crollo psicologico – dichiara sorridente il
plurimedagliato Pagni al quale, però, mancava ancora proprio un titolo mondiale
nel palmares –. Finalmente, dopo aver
disputato ben quattro mondiali, sono riuscito a vincere una medaglia. Torino
alla fine porta bene, visto che avevo vinto nel 2008 all’Oval a Lingotto il
titolo europeo indoor. È vero, ieri non ero così positivo, ma è normale: nell’individuale
sono rimasto bloccato per un soffio ai quarti dopo uno scontro tirato, quando,
invece, avrei potuto essere anche fra i semifinalisti di oggi.. sapevo che
Marcella Tonioli mi avrebbe regalato qualcosa di bello, ma non credevo così
tanto. Il nostro è un Mixed Team
targato Ferrara: Marcella è di
Portomaggiore, io lo sono per un 50% da parte materna. Insieme abbiamo fatto
Antalya, Porec e Boé, questa era la quarta gara insieme. Non ci siamo scelti,
in quanto la coppia viene convocata: certamente, si basa su delle affinità,
rispetto alle altre gare a squadre si è solo in due e non in tre, per cui è più
difficile coprire gli errori dell’altro compagno. Il compound alle olimpiadi?
Vediamo cosa si deciderà a Rio a dicembre. Tutto sommato ci sono, già, molte
gare nel compound anche senza i giochi olimpici. Ora tenterò la tripletta in Coppa
del Mondo dopo aver vinto negli ultimi due anni, consecutivamente, questo sarà il
mio obiettivo a partire da domani”.
Dopo il titolo
europeo indoor 2011, per la venticinquenne Marcella Tonioli si tratta del primo
grande successo internazionale all’aperto. La Tonioli ha tirato, con grande
freddezza, come una professionista navigata, pur svolgendo nella quotidianità
il lavoro di tecnico informatico con un contratto a progetto: “Faccio parte anch’io della vasta schiera di
giovani precari. Questa è la mia sesta trasferta stagionale, ma per fortuna ho
un datore di lavoro e colleghi molto comprensivi. Ho iniziato il tiro con l’arco
per caso: mia madre una volta è andata a far servizio in ambulanza a una gara,
devo dire che la cosa mi ha incuriosito e, così, ho deciso di provare. Per
cinque anni ho praticato l’arco olimpico, poi cambiando società tre anni fa
sono passata al compound e me ne sono innamorata. Se mi piacerebbe
disputare il circuito americano? Certo
che sì, avendone la possibilità (i montepremi delle gare negli USA permettono
agli atleti vincenti di vivere solo di arco). Vincere un mondiale all’esordio è
un’esperienza esaltante, ne sono davvero felice. Prima di arrivare a Torino ero
cosciente delle mie qualità, ma non immaginavo di raggiungere un risultato del
genere”. L’azzurra pensa già al
futuro: “La stagione non è ancora finita,
questa vittoria mi darà ulteriore mordente per far bene in Coppa del Mondo.
Sarebbe un grande risultato riuscire a raggiungere la finale”.
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