RECENSIONE LIBRARIA
Giovanni Davoli – Giovani senza futuro?
di Alfonso Saya
L’Autore di
questo libro, l’on. prof. Giovanni Davoli, è stato lungimirante. Con trent’anni
d’anticipo, ha previsto la crisi economica che massacra, specialmente, i
giovani che hanno l’orizzonte chiuso, senza alcuna prospettiva, senza futuro.
Colpisce, difatti, questo suo libro che ha un titolo di bruciante attualità “Giovani senza futuro?”. È una domanda,
questa, retorica, inquietante, la più inquietante delle domande – al dire di
Giorgio Almirante che ha prefazionato ed impreziosito il libro – una domanda
che la vecchia generazione deve porre a se stessa perché non ha saputo, con una
sana e costruttiva politica, risolvere i nodi dei problemi che, ora, sono
arrivati al pettine. Basti pensare
alla Legge truffa contro i giovani (legge 285); basti pensare, ed è questo il
problema dei problemi rilevato dal prof. Davoli, al mancato collegamento della
scuola al mondo del lavoro. Che senso ha affermare il principio del diritto
allo studio se non si tutela e garantisce il diritto al lavoro (art. 4 Cost.)
su cui è fondata la Repubblica? (art. 1 Cost.) La scuola media dell’obbligo
svuotata di ogni esperienza di lavoro che dovrebbe essere manifestazione di
cultura e di studio poiché il giovane nell’applicazione al lavoro scopre se
stesso, le proprie attitudini, il proprio talento, alimenta solo illusioni e
frustrazioni.
L’assunto del
nostro Autore è, ancora, di piena e bruciante attualità. È da raccogliere il
suo grido lanciato trent’anni fa: “Bisogna
ritornare alla terra, occorre incentivare le aziende agricole collegando l’industria
all’agricoltura; occorre creare un nuovo modello di sviluppo, restituendo l’uomo
all’armonia con se stesso, con la natura e con Dio!”. Alcuni
sindacati e i patronati hanno dato pessimo esempio – afferma l’on. Davoli –
attraverso i “Corsi truffa”, fonte di innumerevoli denunce alla magistratura e
di cospicui e illeciti guadagni! Questa denuncia – ripeto – è di bruciante
attualità. Basti considerare lo scandalo scoppiato nella nostra città che
riguarda, appunto, i Corsi di formazione
professionale, i cosiddetti “Corsi d’oro”. Uno scandalo
sconvolgente! Questi Corsi non sono
serviti, affatto, a dare speranza e prospettive ai giovani disoccupati, sono
serviti solo per scopi ignobili! Sono chiamati “Corsi d’oro” perché, attraverso
il sistema clientelare, hanno distratto milioni di euro per impinguare alcuni
politici e le rispettive famiglie e vari enti: se ne contano ben otto. Un vero
e proprio terremoto giudiziario. Questi Corsi, dunque, sono stati distolti dal
loro nobile scopo, cioè quello di costruire un futuro e, quindi, un lavoro per
i giovani. Sono stati dei “pozzi di San Patrizio” da cui attingere a piene mani
e creare anche gigantesche macchine elettorali. Questo libro è, davvero, di
palpitante attualità! È un libro da leggere e meditare
per ricostruire il futuro dei giovani.
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