UCSI – MESSINA
Gesù attraversa la città di Gerico
di Redazione
“Gesù sceglie, come città da attraversare, Gerico che si trova sotto il
livello del mare, quindi più in basso rispetto alla superficie, usualmente,
calpestata dagli uomini. Un particolare dal significato profondo che ci
permette di sottolineare la globalità dell’Essere-Gesù nella sua dimensione di
Uomo-Dio. Gesù passa dal livello topografico più basso che indaga con il suo
andare al monte (sia esso il Tabor o degli Ulivi), per concludere la sua
esperienza terrena sul Calvario (un’altra vetta che lo proietterà,
definitivamente, verso i Cieli). Ma prima Gesù si è fatto piccolo anche
scrivendo con i suoi passi l’armonia della sua umiltà: Gerico è un po’ la
miniera del povero Cristo che scalpella la roccia. Simbolicamente, si
raggomitola verso il basso accettando la dimensione meno elevata, per l’indagine
e la conoscenza, scritta da quel ‘livello sotto il mare’. Finirà poi sulla
vetta con il donare la stilla del suo sangue sull’occhio del guercio che viene
così risanato (leggenda?) come risanata è, grazie al suo sacrificio, l’intera
umanità”. (Giacinto Tavilla)
Mi piace rilevare ciò
che emerge dal documento scritto da mons. Giacinto Tavilla (nella foto), consulente ecclesiastico “UCSI”(Unione Cattolica
Stampa Italiana), Sezione di Messina, e l’opportunità di compiacermi, ancora una
volta, del suo spessore culturale, umano, psicologico, sapienziale e
spirituale. Un grazie a lui per quanto ha
voluto, ancora una volta, donarci con la sua meditazione e un
grazie a S.E. mons. Calogero La Piana, l’arciv. che ha avuto la bontà di
donarcelo. Crisostomo Lo Presti – presidente
UCSI sez. provinciale Messina
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