MONACO BUDDISTA
Matthieu Ricard: “La felicità? Un bene che si conquista allenandosi”
di Domenica Timpano
Un monaco
buddista, Matthieu Ricard, afferma che la felicità è una scelta. Figlio di un
filosofo dell’accademia francese e di una pittrice, l’uomo è cresciuto in un
ambiente culturale molto ricco, ma ha abbandonato tutto ed è volato in
Himalaya, perché non convinto delle sue scelte di vita, dove ha vissuto al
fianco del Dalai Lama per apprendere i suoi insegnamenti. Nel 1978, ricevette
l’ordinazione monastica. Attualmente, è uno dei Khenpo del monastero di
Shechen, in Nepal.
Per Ricard, che
ha raggiunto uno stato di grande serenità, testimoniato dall’analisi delle sue
onde cerebrali, è importante concentrarsi sulle condizioni interiori e
allenarsi per dare spazio a sentimenti come l’altruismo, la compassione, la
pace interiore. Liberarsi dalla collera, dalla paura, dalla gelosia e
dall’orgoglio porta, inoltre, alla conquista di un forte equilibrio, alla
serenità e, non ultimo, alla felicità. Di contro, malvagità, gelosia, egoismo e
competizione, portano a vivere in uno stato di tensione continua che conducono,
inevitabilmente, all’infelicità. Cresciuto a fianco di uomini del calibro di
Luis Buñuel, Igor Stravinsky e Henri Cartier-Bresson, l’uomo ha privilegiato il
silenzio alla mondanità e al clamore, preferendo a questi il Nepal, il Tibet e
l’India…a Parigi.
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