POESIA
Chiara, la Santa d’Assisi
di Rosario La Greca
Chiara, creatura dolce e delicata, dalle chiome d’oro, pia e casta, il tuo cuore, al sentire Francesco predicare, palpitò e al bagliore del Signore t’avvicinò.
Nell’interiorità, impetuoso s’alzò un anelito d’immensità, così da rinunciare al mondo e alle sue vanità. Donasti te stessa totalmente al Signore, per divenire Sua sposa con fervore.
L’acqua limpida attinta dal Suo cuore, come rugiada ti dissetò, ti empì d’amore; schiuse i petali della tua anima con semplicità, per immergerli in un’aurora di luce, povertà, silenzio e fraternità.
Chiara, permeata di grazia e carità, nella quiete del chiostro, gioiosa germogliavi. La tua parola e le lodi che inneggiavi, risuonavano a valle, a monte, al piano, sino a suscitare nei giovani cuori un ardente desiderio di vivere del Signore.
Chiara, vestita d’umiltà e di candore, nello splendore dell’ultimo dì, un corteo d’alate creature ti scortavano al cielo: erano tante... Erano le vergini... e con esse vi era la più bella: la Vergine Maria, venuta a prendere te, sposa del Suo Figlio.
E tu, Chiara, avvolta nel tuo saio e circondata da così alta corte celeste, ancora cantavi: Laudato sii mio Signore, perché m’hai creata così... pura di cuore.
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