RACCONTI INCREDIBILI
La storia di un bambino tornato dal Paradiso
di Alfonso Saya
Mi ha colpito la storia di un
bambino americano che operato d’urgenza, per un’appendicite perforante, in un
ospedale del Colorado, dopo l’intervento versò in stato di morte clinica e fu
allora che vide il proprio corpo dall’alto, vivendo così un’esperienza assai
diffusa di pre-morte. Lo stesso, una volta ritornato alla vita, ha raccontato
questa sua esperienza con la tipica semplicità dei bambini che raccontano cose
eccezionali ai genitori increduli, come se fossero normali e pensando che si
trattasse di un sogno nel periodo in cui si trovava in uno stato d’incoscienza.
Alla domanda del papà se ricordava
dell’ospedale dove era stato operato, il bambino, subito, risponde: “Certo che me lo ricordo! È dove ho sentito
cantare gli Angeli”. I genitori si guardano interdetti. Il bambino
racconta, dettagliatamente, l’esperienza vissuta: “Papà, io avevo tanta paura e Gesù ha detto agli Angeli di cantare per
me, così la paura è scomparsa ed io ero tanto felice”. “E Gesù
c’era?”, chiede il padre. Il figlio lo guarda dritto negli occhi e
risponde: “Certo, mi teneva in braccio! E
quando ero con Lui, tu stavi pregando per me e la mamma piangeva al telefono…
io vi vedevo. Sono salito in alto, fuori dal mio corpo, poi ho guardato giù e
ho visto il dottore che mi stava aggiustando… e ho visto, come ti ho già detto,
te e la mamma. Tu stavi pregando e la mamma parlava al telefono e piangeva”.
Lassù, in Cielo, incontrò la
sorellina che la mamma aveva avuto in una gravidanza precedente, di cui lui
ignorava l’esistenza, e disse alla mamma: “Sai
mamma ho visto la sorellina, non preoccuparti, sta bene, non la finiva mai di
abbracciarmi”. Da questa storia è stato tratto
un Film, che è arrivato in Italia il 10 luglio, intitolato: “Il Paradiso per davvero”. Il famoso scrittore cattolico,
Antonio Socci (nella foto), ha
scritto, su queste esperienze di pre-morte, un Libro: “Tornati dall’aldilà”.
Non si tratta di allucinazioni,
il fenomeno è stato studiato, approfonditamente. Si tratta di esperienze reali,
vissute da persone in stato di morte clinica. Si è constatato, da parte degli
studiosi, che la coscienza “allargata”, cioè “più capace di capire”, continua a
vivere fuori dal corpo dopo che le funzioni vitali del corpo sono cessate. È questa la prova scientifica
dell’esistenza dell’Anima e dell’Aldilà. Queste
esperienze non si possono spiegare senza ricorrere alla Trascendenza.
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