LA MESSINA DEL ‘700
La Falce del Porto di Messina
di Alfonso Saya
Abbiamo il piacere di pubblicare delle stampe, una
preziosa testimonianza della nostra città prima del catastrofico terremoto del
1783. Ritraggono delle incisioni, a bulino su rame, di alcune “vedute e
prospetti” di Messina. Realizzate da Francesco Sicuro (Messina 1746-Napoli
1827) architetto militare di carriera, su incarico di Andrea Gallo, prof. di
matematica all’Accademia “Carolina di Messina”. Sei di esse sono state inserite da Jean Honel nel suo
famoso Libro “Voyage Pittoresque”,
stampato a Parigi. Iniziamo con il frontespizio che racchiude le suddette incisioni
dove è raffigurata la Falce del Porto di Messina. Sulla destra, su un
piedistallo, siede Messina nelle sembianze di Pallade-Atena. Un genietto incide
sul piedistallo “Patriae, Sacrum”. Un
altro genietto disegna il panorama della città dai ruderi del Tempio di
Nettuno. Nei due lati estremi, il dritto e il rovescio di una moneta di Zancle
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