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 sabato 11 giugno 2016

MESSINA

Santuario Madonna di Montalto: Tradizione dell'offerta del Cero Votivo

di Redazione


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Nel santuario della Madonna di Montalto, domenica 12 giugno, alle ore 10,30, si terrà il solenne Pontificale, in onore della protettrice speciale della Città, presieduto dall’arcivescovo, mons. Benigno Luigi Papa, alla presenza delle autorità religiose, civili e militari. Al Pontificale farà seguito l’alzabandiera ed il tradizionale “volo della colomba” e, dopo la santa messa delle ore 18,00, si svolgerà la processione con la benedizione sulla città. Il sindaco, Renato Accorinti, nel corso della cerimonia mattutina, a nome della città, offrirà il Cero di 25 libbre, seguendo la tradizione istituita dal decreto del Senato messinese il primo marzo 1745, in ringraziamento dell’intervento della Madonna durante la peste del 1743. Dopo la posa della bandiera della Città sulla statua della Regina delle Vittorie ed il tradizionale “volo della colomba”, sarà scoperta e benedetta la statua di San Giovanni Paolo II, realizzata dai Fratelli Currò, maestranze messinesi, in occasione del 25° anniversario della visita a Messina del Santo.

L’intervento della Madonna di Montalto – apparsa come una “Dama Bianca” – valse a salvare la città dall’assedio dei Saraceni e degli Angioini durante la guerra del Vespro del 1282. La notizia della prodigiosa apparizione della “colomba” sulla Caperrina è stata trasmessa da una pia tradizione. “Fra Nicola”, un eremita del Terz’Ordine di San Domenico, che viveva in una cella presso il colle, aveva avuto una visione nel giugno del 1294. La Madonna, che era stata vista sulle mura della città in difesa dei messinesi, durante l’assedio angioino, gli ordinò di convocare i maggiorenti della città perché si trovassero a mezzogiorno sulla spianata della Caperrina per indicare loro il sito dove i messinesi avrebbe dovuto costruire una chiesa, a Lei dedicata, con il titolo di Santa Maria dell’Alto. Non fu difficile per il frate convincere il vescovo, il Senato della città, il clero ed i cittadini, i quali, all’ora fissata, videro apparire sulla spianata del colle della Caperrina una “bianca colomba” che, volando lentamente, designò il luogo per la costruzione della chiesa.

La regina Costanza, informata, venne in corteo a porre la prima pietra. In meno di un anno il Santuario era, nelle linee essenziali, ultimato ed aperto al culto. Il 9 gennaio 1295 il Senato aveva affidato in custodia il santuario alle Monache Cistercensi perché lo tenessero e lo possedessero per parte e a nome dell’Università. Il 31 ottobre 1302, il notaio Gavido De Perpetto stipulò il contratto di donazione irrevocabile a suor Giovanna, abadessa del monastero del Santuario, con tutti i diritti e pertinenze. Dal 1612, per iniziativa dell’abadessa, suor Flavia Merullo, fu scelto il 12 giugno per la festa, detta “della Colomba” per il “segno” promesso dalla Bianca Signora che chiese la costruzione del santuario.

Date memorabili rimangono la vittoria di Lepanto, perché in Montalto si salì a pregare e si ritornò a ringraziare la Beata Vergine; la cessazione della peste del 1743, dopo le accorate preghiere qui elevate alla Vergine; la ricostruzione di Messina dopo il terremoto del 1908, per la baracca-Santuario regalata da S. Pio X, quale “segno “propiziatorio”, posto per la corale preghiera dei messinesi con Maria alla Divina Provvidenza. Il colle della Caperrina è diventato il centro della devozione mariana più importante per Messina e diocesi. Lo storico orologio del campanile del Duomo rievoca il prodigioso evento alla memoria della città e dei turisti con una raffigurazione nella terza finestra (dal basso) nella quale, dalla roccia, sorge la chiesa di Montalto.


 


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