CITTADINANZATTIVA
Perdita del potere d’acquisto dei pensionati italiani
di Redazione
Dal 2008, in 6 anni, un
pensionato italiano ha perso 1.419 euro di potere d’acquisto, oltre 118 euro al
mese. L’Italia è il solo Paese dell’Unione Europea, in cui i pensionati pagano,
in proporzione, più tasse di quando erano lavoratori. Il pensionato italiano è
soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a
quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine,
incommensurabilmente superiore a quello tedesco. “CittadinanzAttiva” concorda, pienamente, con la presa di posizione
della “Confesercenti” e chiede una
svolta definitiva a questa ingiustizia ripensando il sistema fiscale, chiedendo
al Governo di tener conto dell’erosione del potere d’acquisto dei pensionati,
estendendo anche a loro, come primo passo, il “bonus fiscale”, in modo tale da
ridurre almeno la perdita su base mensile. Bisogna rivedere e rivalutare le
pensioni minime.
L’anziano non deve essere
considerato un peso sociale, per quello che ha dato alla società, egli merita
rispetto e dignità sociale ed economica. L’anziano ha diritto ad un’assistenza
economica dignitosa e sufficiente alle sue necessità.
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