L’inquinamento ambientale è uno di quei
fenomeni negativi che, ormai da parecchi anni, flagella il nostro ecosistema arrecando
numerosi danni sia all’ambiente che alla salute dell’intera popolazione la
quale, ormai visibilmente esausta, convive, in maniera ‘inerme’ e ‘passiva’, con
quella che è una causa deleteria alla propria salute che inficia e compromette una buona qualità della
vita.
L’uso di apparecchiature idonee al
controllo dei limiti consentiti servirebbe, a tal proposito, a limitare i danni
dello smog intervenendo, tempestivamente, sull’accumulo dell’inquinamento
stesso. Ma tutto questo, talvolta, non avviene vuoi per il malfunzionamento dell’apparecchiatura
di cui si parlerà o per una sua totale ‘assenza’.
Pertanto, qui di seguito riportiamo una
lettera aperta del Movimento Azzurro –
Eco Sezione di Messina rivolta al sindaco di una delle più belle città del
Mediterraneo: Milazzo, depauperata, ormai, da decenni del suo territorio da una
raffineria.
“Dal
mese di aprile del 2010 la provincia regionale di Messina ha spento le
centraline che registravano gli inquinanti atmosferici emessi in codesto
territorio, dandone tempestiva comunicazione agli enti interessati ed anche
alla procura della Repubblica.
È evidente, pertanto, che nessuna iniziativa di tutela
dell’atmosfera e, conseguentemente, della salute dei cittadini, può essere
assunta da parte della S.V. in mancanza di un ente che registri i dati e che,
tempestivamente, li comunichi al comune.
Stante la gravità della situazione che si è venuta a
determinare la scrivente associazione invita la S.V., in qualità di Autorità Sanitaria
Locale (ASL), cui compete l’emanazione di tutti i provvedimenti autorizzativi,
concessivi, prescrittivi, cautelativi e repressivi, comprese le ordinanze contingibili
e urgenti in materia di igiene, sanità e salvaguardia dell’ambiente nell’ambito
del territorio comunale, di convocare, presso codesta sede comunale, i
responsabili degli enti che dovrebbero occuparsi dei controlli ambientali: il dirigente generale del dipartimento dell’ambiente
dell’A.R.T.A.; il dirigente del servizio 2 – Tutela inquinamento atmosferico
dell’A.R.T.A; il direttore generale dell’A.R.P.A. Palermo; il responsabile provinciale
dell’A.R.P.A. Messina; l’assessore all’ambiente della provincia regionale di
Messina ed il presidente della C.P.T.A. Messina.
L’incontro dovrà servire ad individuare l’ente che,
per legge, deve assumersi la gestione delle centraline e tutte le incombenze
conseguenti.
É appena il caso di ricordare che l’UE ha iniziato la
procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, per le polveri sottili oltre
i limiti”.