ISTITUTO “KAROLINSKA” – SOLNA (SE)
Genio e follia... vanno spesso a braccetto
di Domenica Timpano
Vi è mai capitato di incontrare “un
genio” e di riscontrare in lui segni di follia? Ebbene, genio e follia vanno
spesso a braccetto, perché pare abbiano un fondamento scientifico. La scoperta è
stata fatta da alcuni ricercatori, guidati dal prof. Fredrik Ullen, dell’Istituto
svedese “Karolinska” che, dopo avere esaminato il cervello di alcune persone
sane, dotate di capacità creativa superiore alla media, e averlo messo a
confronto con quello degli schizofrenici, hanno evidenziato alcune analogie
consistenti nella presenza di pochi recettori del neurotrasmettitore dopamina
nel talamo, che fa da filtro alle informazioni inviate alla corteccia.
Questa carenza determinerebbe – secondo
gli studiosi – alcuni disturbi dell’umore, come quello bipolare, la tendenza all’abuso
di droghe, ma anche la schizofrenia di cui alcuni “grandi” del passato si è
rilevato fossero affetti: Einstein, Baudelaire, Nietzsche. Sono solo alcuni
esempi di geni che avevano in sé il seme della follia, emotiva, istintiva,
irrazionale, che aveva il predominio sulla parte logica e coerente propria dei
comuni mortali.
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