Contro il Martina Franca, bella
partenza dei padroni di casa che vanno in vantaggio con Costa Ferreira, che batte
il portiere Modesti, dopo un’azione da cineteca calcistica.
Pareggio dei pugliesi con Gai e
raddoppio con De Martino; ma è ancora il Messina, prima dello scadere del primo
tempo, a raggiunge la parità su rigore segnato da Cautarano.
Nel secondo tempo, ripetutamente,
gli ospiti sfiorano la rete e conducono il gioco, nonostante l’inferiorità
numerica dovuta dall’espulsione di De Martino.
Ma basta poco al Messina per accaparrarsi
l’incontro, sempre con Costa Ferreira che trova la rete del successo portandolo
al primo posto in classifica e condannando, così, il Martina Franca alla
retrocessione.
Sino a poco tempo fa, l’obiettivo
era quello da raggiungere almeno l’ottavo posto in classifica e non in tanti davano
per scontato che ciò potesse accadere.
Il Messina prima maniera, quello
allenato da Catalano, non aveva i numeri per dare soddisfazioni al tifo
cittadino, era una squadra dal gioco confusionario che correva tanto, ma
concludeva poco.
Oggi tutto è cambiato! Il Messina
prolunga il suo campionato per giocarsi la Supercoppa.
Quella del Messina è stata una
vera cavalcata, una di quelle corse che, ad un certo punto, ti fanno capire che
nessun risultato può essere precluso ed il Messina di Grassadonia questo ha
fatto.
Inopportuno citare i singoli,
poiché tutti i calciatori hanno contribuito, fortemente, al salto di qualità. Quella
di oggi è una squadra che punta tutto sul collettivo, dirigenza inclusa.
Ciò che conta ora sono i
programmi futuri e, dopo la conferma per un altro biennio Grassadonia, la
speranza dei tifosi è quella di rivedere il Messina proiettato verso le serie
maggiori, insomma, ai fasti di un tempo recente.
Foto di Gabriele Stramandino