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 giovedì 13 marzo 2014

RAZZE AUTOCTONE

Il cavallo sanfratellano: una specie da tutelare

di Redazione


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Il 10 marzo u.s., si è svolto, nei locali del Comune di San Fratello, l’atteso incontro volto ad istituire, formalmente, il Tavolo Tecnico per il Riconoscimento della razza del cavallo sanfratellano. Hanno preso parte all’incontro, oltre al sindaco dott. Francesco Fulia, molti rappresentanti del settore che, a vario titolo, contribuiscono, continuamente, a tenere vivo l’interesse per questa tematica. Il contesto ambientale, nel quale il cavallo sanfratellano s’inserisce, è quello dei Nebrodi. Questo è un distretto territoriale nel quale la fruizione turistica deve svolgere una funzione primaria, ma per riuscirci gli Enti devono, assolutamente, potenziare i servizi.

A tal riguardo, una delle peculiarità che caratterizza il territorio nebroideo è proprio il cavallo sanfratellano che, in questo territorio, ha sempre vissuto allo stato brado o semi-brado; per molti aspetti esso è parte della storia della Sicilia stessa, essendone il cavallo per antonomasia. Farlo diventare razza autoctona e riconosciuta è l’obiettivo primario sia degli allevatori sanfratellani che, naturalmente, di tutti gli Enti interessati, a partire dal Comune che ne raccoglie tutte le istanze.

L’origine storica del cavallo di San Fratello non è certa: alcuni studiosi sostengono che la razza derivi dai cavalli di battaglia che i Longobardi portarono a seguito della regina Adelaide; altri dicono che esso deriva dal cavallo siciliano famoso, fin dall’antichità, e decantato da scrittori greci e latini. Tuttavia, le fonti più attendibili vogliono che esso sia di origine medio-orientale. Sappiamo che i Normanni appresero dai Bizantini la tattica di trasporto e sbarco di truppe di cavalli di linea e ciò avvenne quando gli stessi si recarono in Terra Santa.

Esso è stato oggetto, in passato, di numerosi incroci con cavalli arabi, germanici, inglesi e ungheresi, allo scopo di migliorarne le caratteristiche, ma, per fortuna, il patrimonio genetico di base ha resistito nel tempo. L’importanza di questa razza viene, continuamente, attestata a livello nazionale.

La Regione Siciliana dovrà adottare una misura a sostegno di quelle Associazioni che consentono sia di allevare eccellenze che di organizzare manifestazioni legate al settore ippico.


 


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