COLPO DI FULMINE
Spesso, anche i fulmini… a ciel sereno
di Domenica Timpano
 Vi è mai capitato d’incontrare
una persona e di percepire subito che quella è la persona giusta con la quale
volete avere rapporti speciali d’amore? Vi è mai capitato il famoso “colpo
di fulmine?”. Esso si concretizza, a dire degli
scienziati, in pochissimi secondi o, al massimo, in dieci minuti. In modo davvero repentino, quindi,
come lo scoccare di un fulmine durante un temporale. Mentre il primo, però, produce
effetti positivi, l’altro può essere assai pericoloso. Per questo appare opportuno
parlarne partendo dalla sua formazione. Come nasce un fulmine? Il fulmine, in effetti, nasce
quando si annulla uno squilibrio elettrostatico, quando cioè le cariche
elettriche positive e negative che dimorano nelle nuvole, prima separate per
effetto dell’aria che fa da isolante, si scontrano vincendo la resistenza dello
strato d’aria per l’accumulo di cariche elettriche, sia nella nuvola che nel
suolo. La dinamica dei fulmini può essere diversa.
Essi possono scoccare all’interno
di una nuvola, tra nuvole diverse, dalla nuvola al suolo, e viceversa. Attirano i fulmini alberi,
edifici alti, individui in piedi e tutti gli oggetti che si elevano dalla
terra, comprese le montagne. L’Empire State Building, di New York, pare sia
stato colpito innumerevoli volte dai fulmini, così come alcune montagne della
Svizzera che hanno fatto più volte da bersaglio. La loro pericolosità è assai
nota, per questo, per la sicurezza e la sopravvivenza, non sono mai troppe le
informazioni e le regole che si rende necessario ricordare. In particolare, si evidenzia: - di stare lontani da impianti
metallici, fili elettrici, condutture varie di lavandini e riscaldamenti; - di tenere spenti gli apparecchi
elettrici come televisori, asciugacapelli, aspirapolveri ed altro; - di stare lontani da porte e
finestre, non usare il telefono, rientrare al primo tuono se sì è fuori casa;
in alternativa, porsi vicino a oggetti isolanti; - di stare lontani da tralicci,
alberi, acqua, grondaie, torrenti, che agiscono da conduttori. Infine… non dimenticate di
strizzare l’occhio alla fortuna.
|