ISTITUZIONI DELLA REPUBBLICA
Il nuovo Senato secondo Matteo Renzi
di Domenica Timpano
Matteo Renzi,
segretario del Pd, non si risparmia a far conoscere i propri programmi
finalizzati a realizzare economie e rendere il Paese più snello ed efficiente.
Il “suo” Senato, ad
esempio, che dovrebbe cambiare, radicalmente, connotazione rispetto al passato,
lo vede formato da un’assemblea di 150 membri, di cui 108 sindaci dei Comuni
capoluogo e 21 presidenti di Regione, senza stipendio. Altri 21 componenti
dovrebbero essere scelti dal Capo dello Stato fra gli esponenti della società
civile. Un ribaltamento del vecchio Senato, dunque, che risulterebbe composto
da elementi non elettivi e senza stipendio. Secondo quanto ha detto Renzi, questo
Senato “non vota il bilancio, non da’ la
fiducia, ma concorre all’elezione del Presidente della Repubblica e dei
rappresentanti europei”. E, cosa più importante, non mantiene le funzioni
fin qui svolte, assimilabili a quelle di Montecitorio.
Lo step successivo alla
presentazione del Progetto da parte
di Matteo Renzi, prevede che la Direzione nazionale del Pd ne prenda conoscenza
e il Pd lo presenti in aula per il prosieguo dell’iter che non si presenta,
assolutamente, facile.
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