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 martedì 4 febbraio 2014

1527 – L’INFERNO DI ROMA

Presentato a Roma l’ultimo libro di Roberto Ciai e Marco Lazzeri

di Silvia Gambadoro


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Intrighi di palazzo, guerre, vendetta e sete di giustizia, sangue e omicidi, questi gli ingredienti del noir storico 1527 – L’inferno di Roma, scritto a quattro mani e presentato dagli autori Roberto Ciai e Marco Lazzeri, il 28 gennaio u.s., nella libreria IBS di via Nazionale a Roma. Il romanzo – spiega Lazzeri – ripercorre la storia di Roma e della lotta fra Impero e Papato 33 anni dopo le vicende narrate nel primo libro dai due scrittori, L’Ombra dell’Inquisitore (Leone Editore, 2010), e racconta le terribili vicende accadute nell’Annus horribilis 1527, quando i lanzichenecchi, al soldo dell’imperatore Carlo V, misero a ferro e fuoco la città uccidendo donne e bambini senza pietà. È una pagina di storia truce ed è corrotta e violenta la Roma papalina del 1527, regolata da leggi non scritte e da superstizioni che marchiano la vita dei personaggi: come Scilla che, per aver subito una prima violenza, viene punita dal padre e costretta ad essere violentata per più di 30 volte. La testa calva, ricoperta dalla pece, è il segno del suo passato e della sua condanna.

I protagonisti della storia del tempo si alternano ai personaggi di pura fantasia attraverso una ricostruzione storica accuratissima e dettagliata, dove il vero e il verosimile s’intrecciano nell’architettura grandiosa del romanzo. I fatti vengono vissuti e raccontati dal punto di vista dell’ebreo Salomone, detto il Cane, nipote del rabbino Isaac che ha abbandonato la tradizione familiare e le scritture sacre per diventare un soldato: la guardia del corpo del principe Farnese.

Dal giorno del Sacco di Roma, il “Cane” comincerà a riscoprire il suo passato e la riscoperta della realtà sarà un doloroso processo di riappropriazione della sua umanità perduta.


 


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