La base operativa avanzata “La Marmora”, di Shindand,
ultima delle “Forward Operating Base” (Fob) italiane, è stata ceduta,
definitivamente, alle “Afghan National Security Forces”.
L’ufficialità del passaggio è avvenuta con una cerimonia
che, di fatto, ha sancito il definitivo passaggio agli afgani della
responsabilità della sicurezza del territorio, affidato dal 2009 ai militari
italiani. Questa cerimonia segna la prosecuzione del processo di transizione e
del rientro in Patria del contingente italiano, come parte del
ridimensionamento che proseguirà fino alla fine del 2014.
I paracadutisti del 183° Reggimento “Nembo”, di Pistoia,
hanno consegnato, nelle mani del rappresentante del governatore di Herat e del
governo centrale di Kabul, le “chiavi” della base, che sarà la sede della Brigata
aerea della nascente aeronautica militare afgana, di cui gli italiani con 35
istruttori dell’Aeronautica Militare stanno preparando piloti e controllori di
volo.
Alla cerimonia, erano presenti il generale Taj Mohammad
Jahed, comandante del 207° Corpo d’armata dell’Esercito afghano, il generale di
Brigata, Michele Pellegrino, comandante del “Regional Command West”, il comando
multinazionale a guida italiana e su base Brigata meccanizzata “Aosta”, il
colonnello Franco Merlino, ultimo comandante di Fob “La Marmora” e del 183° Reggimento
paracadutisti “Nembo”, e numerose altre autorità civili e della coalizione.
Il generale Pellegrino ha sottolineato “il prezzo del processo di transizione, in
termini di vite umane, e l’orgoglio di lasciare nelle mani di una forza, matura
il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della loro madrepatria”.