Partita nel segno di Costa Ferreira che, con due tiri da
fuori area al 72’ ed al 92’, ha messo fuori causa un ben ordinato Castel
Rigone. Sino a quel momento, infatti, gli avversari, ben disposti in campo,
avevano dato filo da torcere ad un Messina sterile ed imbrigliato a
centrocampo.
Ma, come spesso capita nel calcio, le proteste assordanti
da parte dei tifosi, che inveivano contro squadra e dirigenza, hanno dato la
carica ai ragazzi di Grassadonia.
Finalmente, si rivede il gioco nelle fasce laterali, è
proprio da lì che scaturiscono le due perle di Ferreira che, per ben due volte
a distanza di soli dieci minuti, stendono al tappeto gli ostici ospiti. Un Messina
più tonico quello della ripresa, come da tempo non accadeva, visti i cali
fisici del seconda frazione di gioco delle ultime prestazioni.
Il Messina tira un respiro di sollievo, graziato anche
dallo sciupone Agostinelli che, da sotto porta, mandava alto il pallone del
possibile vantaggio.
Una vittoria preziosa per i peloritani, ma dettata da una
prestazione ancora poco convincente, rivisitando l’intero corso della gara.
Nota importante, ravvisata in tribuna, la collaborazione
tra l’allenatore in seconda Criscuolo, espulso dal terreno di gioco al 21’ del
primo tempo, e Grassadonia. Si è avuta, infatti, l’impressione, che l’ex
portiere della Nocerina abbia un ruolo importante nelle direttive del gioco e
questo non può essere che positivo in termini di affiatamento dell’organico.
Messa da parte, dunque, la partita col Castel Rigone, ora
c’è da concentrarsi per la trasferta laziale in quel di Aprilia, sconfitto ieri
a Chieti.
Con la vittoria, si è a soli tre punti dall’ottava
posizione in classifica; serve, dunque, un cambio di passo e la speranza è
quella che si possa dare continuità ai risultati.
Alla fine dell’incontro, Corona e compagni hanno
guadagnato il centrocampo per festeggiare la vittoria, ripagando il pubblico
che, nonostante il mancato rinforzo della squadra in attacco, rivede la
possibilità di poter conquistare la tanto ambita promozione.