RIFORMA CARCERARIA
Carceri: in arrivo novità interessanti
di Paola Saladino
Carceri piene, fino all’inverosimile, che ospitano
detenuti costretti a vivere in condizioni subumane. Sono queste le immagini
impietose da girone dantesco che ci fanno vedere i vari servizi televisivi.
Uomini e donne privati della loro libertà personale che,
per reati commessi, sono destinati a diventare carnefici e vittime di violenze
fisiche e psicologiche. Questa situazione drammatica non è determinata solo dal
sovraffollamento delle strutture carcerarie, ormai al collasso, ma anche dalla
mancanza di un vero progetto di rieducazione che superi la logica della sola
repressione e che miri a formare nuovi uomini. Del resto, c’è chi ha ripreso a
studiare, si è laureato e ha scritto libri, ha ritrovato la fede, è diventato
panettiere o pasticciere. Una lama di luce fende questo panorama, dove dominano
le tinte fosche, e questo è il pacchetto di proposte che l’Italia presenterà
all’UE a maggio.
Esso prevede un ricorso più facile alle misure
alternative, otto ore d’aria con la possibilità di lavorare, un garante
nazionale dei detenuti, figure che l’Italia, come già Francia, Germania, Spagna
e Inghilterra già hanno fatto, è tenuta ad istituire avendo aderito al
Protocollo Opzionale alla Convenzione contro la tortura. Inoltre, sono previsti
sportelli legali all’interno delle carceri e possibilità di fare musica e
sport. Ci auguriamo che tali misure vengano attuate al più presto e che ad
esse, oltre possibili indulti, ne seguano altre perché si possa, concretamente,
uscire dalla sola logica di repressione. D’altra parte nei penitenziari ci sono
tesori di umanità che devono solo essere scoperti e valorizzati per dare agli
ospiti una possibilità di riscatto e di reinserimento sociale.
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