“La tutela
della salute delle popolazioni migranti può essere affrontata con maggiore
efficacia, se si avviano programmi comuni di cooperazione con le istituzioni
sanitarie dei paesi del Mediterraneo”. È questo quanto affermato, venerdì
20 maggio, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno
mediterraneo su “Salute e Migranti. Un approccio all’integrazione e alla
cooperazione sanitaria nel Mediterraneo”, che si svolgerà a Giardini Naxos nei
giorni 17 e 18 giugno (www.convegnosalutemigranti.it),
e che si è tenuto, presso la sede della FNOMCeO, a Roma.
“La necessità
di tutelare le popolazioni migranti – ha, così, aggiunto Giacomo Caudo, presidente
OMCeO Messina, ente promotore del convegno – non è solo una questione italiana ed europea, ma anche un problema di
garanzia di diritti, che coinvolge tutti i paesi dell’area, chiamati a
collaborare e ad attivare programmi, insieme all’Italia e alla Regione
siciliana, prima di tutto, di scambio di informazioni e conoscenze sanitarie
utili che possano migliorare gli ambiti di intervento e di assistenza”.
Un punto di vista che è stato
condiviso anche dai rappresentanti dei paesi arabi, presenti alla conferenza
stampa, Sherif Fouad, rappresentante in Italia della Lega Araba, e Taha Mattar,
addetto culturale dell’ambasciata egiziana in Italia.
Durante la conferenza stampa è stata anticipata la
sottoscrizione di un documento comune di intenti, tra istituzioni italiane ed
arabe, a tutela delle popolazioni migranti, che sarà presentato al prossimo convegno
su “Salute e Migranti”.
Un appuntamento, che si avvia ad essere, così, un’occasione
importante di confronto sanitario tra i paesi del bacino mediterraneo e “un vero e proprio laboratorio progettuale
– ha concluso Caudo – di costituzione di
una rete cooperativa, anche per gli aspetti formativi del personale sanitario”.