mercoledì 11 dicembre 2013
I TUTORI DELLA LEGGE CONDIVIDONO I MANIFESTANTI
Via i caschi, gli scudi e i manganelli
di Rosario Lo Faro
Poliziotti e, in qualche caso, anche
finanzieri si schierano con i manifestanti in questi giorni di protesta. Il
segretario generale del Siulp, il sindacato di Polizia, spiega il gesto degli
agenti: “C’era l’ordine di togliere il casco, ma c’è condivisione delle ragioni
della protesta. Viviamo con mille euro al mese, come chi era in piazza”. Da non
credere, anche perché le tv nazionali, non mettono in evidenza un “fatto” davvero
eclatante. Ma la “rete”, grazie ai tanti video e foto condivise dai cittadini
italiani, ci fa vivere dei momenti davvero emozionanti.
A Torino, Milano, Napoli, Genova, e così
in tante altre città, da qualche giorno, è partita una “vera e propria protesta”,
dove la popolazione si è unita in un’unica simbolica Bandiera, quella del
patriottismo, di un popolo bistrattato, umiliato, tartassato e vessato da
governanti che, oltre alla loro incompetenza, fanno trasparire, palesemente,
l’ingordigia di potere. Sono scesi in piazza donne, uomini, ragazzi, gente
disoccupata che, a viva voce, ha gridato alle forze dell’ordine di unirsi a
loro. E questo è avvenuto!
Solo qualche settimana fa, attraverso i
mezzi d’informazione imperversava una foto dolorosa, quella di un ragazzo con
il volto insanguinato e segnato da colpi di manganello. Poteva essere il figlio
di chiunque, anche di un tutore dell’ordine, ma solo per il fatto di aver
protestato contro una classe dirigente, che ha portato l’Italia alla catastrofe
economica, è stato colpito.
Ora, con la speranza che può
contraddistinguere un popolo onesto e martoriato, non ci resta che attendere
soluzioni oneste dai nostri governanti, verso chi sta vivendo momenti di
tragedia familiare. A questo punto delle cose, c’è da chiedersi quale potrebbe
essere l’atteggiamento dei tutori dell’ordine, in una malaugurata reazione dei
manifestanti.
Aspettiamo gli eventi!
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