Strasburgo-Bruxelles – In un momento
di globale crisi occupazionale, che solo nell’UE conta circa 6 milioni di giovani
disoccupati, emerge, comunque, un dato importante che fa rilevare da un lato la
mancanza di competenze specifiche dei giovani europei in cerca di lavoro e dall’altro
le difficoltà di un terzo degli imprenditori ad assumere personale privo di specificità
professionali.
Per colmare questo deficit di competenza
in Europa, nei giorni scorsi è stato messo a punto ed adottato dal Parlamento europeo
il Programma “Erasmus+”, pensato per offrire
nuove opportunità di studio, formazione ed esperienze all’estero, e pronto a partire
dopo l’approvazione del Consiglio nel prossimo gennaio 2014.
Il nuovo programma europeo per l’istruzione,
la formazione, la gioventù e lo sport, è finalizzato al raggiungimento di competenza
e occupabilità dei giovani, nell’ambito della modernizzazione dei criteri d’istruzione.
L’“Erasmus+” avrà una durata di sette anni, con uno stanziamento di bilancio
pari a 14,7 miliardi di Euro, comprenderà uno specifico capitolo di bilancio destinato
allo sviluppo della dimensione europea dello sport ed erogherà sostegni ad oltre
4 milioni di persone, di cui 2 milioni di studenti dell’istruzione superiore, che
potranno studiare o formarsi all’estero; 650 mila studenti dell’istruzione professionale
riceveranno borse per la loro formazione all’estero; 800 mila insegnanti, lettori
formatori educatori e giovani lavoratori, avranno la possibilità di insegnare o
formarsi fuori dal loro paese d’origine. Inoltre, 200 mila studenti, che conseguiranno
il corso di laurea magistrale all’estero, potranno beneficiare di garanzie sui prestiti
gestiti dal Fondo europeo.
I partenariati tra università, college,
scuole, formazione per animatori giovanili e organizzazioni no profit, riceveranno
altri sostegni. Finanziamenti ulteriori calcolati in un bilancio addizionale, però
non prima del 2014, sono stati previsti per il capacity building che vede il coinvolgimento di paesi extra Ue.
Importante considerare che, nel periodo
2007-2013, oltre 2 milioni e 700 mila persone hanno beneficiato di borse Ue aderendo
ai programmi per l’apprendimento permanente e Gioventù in azione e, in particolare,
l’Italia, per numero di adesioni, si colloca al quarto posto con circa 220 mila
borsisti che hanno intrapreso esperienze varie di studio e di lavoro all’estero,
dopo la Germania, con 382 mila; Spagna, 346 mila; e Francia, 331 mila.
Il nuovo Programma europeo “Erasmus+” rappresenta una compilation complessiva di tutti i programmi in vigore nell’UE, come
“Erasmus Leonardo da Vinci”, “Grundtvig”, “Comenius”, i cinque Programmi
di cooperazione internazionale quali “Erasmus
Mundus”, “Alfa”, “Tempus”, “Edulik” e i programmi di cooperazione con i paesi industrializzati.
Androulla Vassiliou, commissaria per
l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha sottolineato l’impegno
dell’UE, nei confronti dell’istruzione e della formazione, si è detta lieta per
l’adozione da parte del Parlamento europeo di “Erasmus+” che rappresenta una sfida ulteriore nella lotta alla disoccupazione
giovanile ed una grande opportunità di accrescimento del bagaglio di conoscenze
e competenze dei giovani, grazie a un’esperienza all’estero.
Per informazioni consultare il sito
web Erasmus+.