Riecheggia in lontananza
il pianto di una madre,
tempeste di ghiaccio
strattonano la mente
nella memoria di un brivido,
orme di pietre frantumate
tra le righe di un bianco foglio,
ho perso ormai la rotta
di deserti abissali
e navigo sulle onde di una
stella,
aride terre inghiottite
da un vortice di nuove visioni.
Oggi sorride il mio pezzo di
cielo
e canto anche nelle notti senza
luna
veleggiando per strade innevate.
Andrò lontano
a ricamare foglie ingiallite
a dipingere i sospiri del mare
e leggerò poesie al mondo
ascolterò sermoni di un saggio
viandante
mi siederò all’ombra di un albero
secolare
e dormirò sulle ali di una
farfalla,
e a te
che nelle mie tenebre il cuore
affondavi
ti giunga oggi questo mio
splendido sole.