Facebook
è tra tutti i social media,
sicuramente, quello più utilizzato nel mondo, il che comporta i maggiori rischi
per la privacy, soprattutto, se l’utente, nel compilare i propri dati nell’account,
segnala in maniera dettagliata dati anagrafici, geografici, iter scolastico e
professionale, hobby, passioni personali, orientamento politico e tanto altro
ancora.
Alcune
applicazioni di terze parti, presenti su facebook, hanno, accidentalmente, avuto
accesso totale ai dati di milioni di account di utenti, quindi, anche ad
informazioni relative a profilo, fotografie, chat, con la possibilità di
inviare messaggi e informazioni. Al momento non si sa quanti dati siano stati
rubati né chi li abbia rubati. La falla, comunque, è presente dal 2007, però il
dubbio rimane e ci si domanda se davvero se ne siano siano accorti solo adesso.
Symantec, leader mondiale di software
antivirus, punta il dito contro il social
media. A darne conferma è un rapporto diffuso nei giorni scorsi nel suo
blog:
“Si stima che, nell’aprile u.s., quasi 100
mila applicazioni consentivano questa perdita di dati e negli anni centinaia di
migliaia di applicazioni potrebbero aver, inavvertitamente, rilasciato milioni
di accessi a soggetti terzi”.
La
portavoce di Facebook, Malorie Lucich,
ha confermato, in una nota stampa, che la società ha provveduto a rimuovere le
applicazioni incriminate e ha aggiunto:
“Sfortunatamente il rapporto che abbiamo
ricevuto presenta qualche dato inesatto. Specificamente, abbiamo condotto un’indagine
minuziosa che non ha fornito prove del fatto che questa vicenda abbia portato a
condividere informazioni private sugli utenti con soggetti terzi non
autorizzati”.
A
difesa degli utenti italiani di Facebook è intervenuta l’associazione di
consumatori Adoc che, tramite il suo presidente Carlo Pileri – riporta il
Corriere –, fa sapere:
“Abbiamo richiesto al garante della privacy
di verificare, immediatamente, la possibile fuga di dati sensibili da Facebook,
come affermato dalla società Symantec, inoltre, abbiamo richiesto alla società
californiana di fornire al più presto chiarimenti sulla questione. Secondo
Symantec soggetti terzi avrebbero avuto accesso a informazioni personali come
profili, fotografie e chat. Una grave violazione della privacy, dalle
dimensioni mostruose. Basti pensare che, secondo le ultime rilevazioni, gli
utenti italiani sono oltre 16 milioni. Dopo l’attacco di hacker a Sony, che ha
messo a rischio i dati di circa 100 milioni di utenti nel mondo, un’eventuale
perdita di dati da Facebook costringerebbe a ripensare, a livello
internazionale, i sistemi di protezione e sicurezza dei dati online degli
utenti”.
Per
tranquillizzare gli utenti una soluzione sicura per proteggersi è quella di
cambiare la password di ingresso a facebook, in questo modo cambierete il token
di accesso (applicazione che consente, appunto, di accedere), così ne
proibirete l’‘ingresso’ ai vostri dati. Tuttavia, fate attenzione quando dovrete
installare una nuova applicazione su facebook, perchè se non utilizza OAUTH2.0
(nuovo protocollo per accesso sicuro) potrebbe soffrire di questa pericolosa
vulnerabilità e permettere a terze parti di accedere ai vostri dati personali e
a quelli dei vostri amici.