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 gioved 11 gennaio 2018

LE ORIGINI DI WILLIAM SHAKESPEARE

Essere messinese O non essere messinese Questo il dilemma!... Mizzeca!

di Lally Fam


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Ebbene s! La nascita del famoso e illustre drammaturgo di fama mondiale, William Shakespeare, sarebbe legata proprio alla citt dello Stretto che gli avrebbe dato i natali.Sono tanti gli indizi che, per fatti e vicende, gli attribuiscono tale paternit, sia per una ricca produzione letteraria, ma, soprattutto, per varie vicende della sua vita, e ci che stiamo per elencarvi rappresenta una mera descrizione.Una domanda ce la poniamo noi, dopo aver ascoltato larchitetto Nino Principato, sul perch gli Archivi Storici Inglesi abbiano, sempre, vietato laccesso, o negato risposte, ai giornalisti italiani.Adesso, vediamone insieme gli indizi che lo vedrebbero nostro conterraneo.

Secondo un giornalista romano, Santi Paladino, che pubblic un articolo sul quotidiano LImpero, del 4 febbraio 1927 (dal titolo Il grande tragico Shakespeare sarebbe italiano), William Shakespeare nasceva il 23 aprile 1564, stessa data di nascita di Michelangelo (o Michel Agnolo) Florio a Messina, figlio di un medico e pastore calvinista di origine palermitana, Giovanni Florio e di una nobile siciliana, Guglielmina Crollalanza (da cui la traduzione in inglese in William Shakespeare) e moriva il 23 aprile 1616 a Stratford-upon-Avon. Tale teoria ebbe origine dal ritrovamento di un volumetto del calvinista Michelangelo Florio che conteneva numerosi proverbi che si ritrovano tutti anche nellAmleto, famosa opera dello scrittore inglese. Paladino tratt largomento anche in due suoi libri scritti, uno nel 1929 e laltro nel 1955.

La medesima teoria fu abbracciata anche da Enrico Besta, professore di storia del diritto italiano delluniversit di Palermo, nel 1950.Anche Martino Juvara da Ispica, in provincia di Ragusa, pubblic, nel 2002, un volume dal titolo Shakespeare era italiano. Lo stesso avrebbe chiarito il mistero del nome dello scrittore inglese e la notizia ebbe una grossa risonanza non solo in Italia. Infatti, il Times, quotidiano inglese famoso in tutto il mondo, l8 aprile 2000, in un articolo di Richard Owen, scrisse, con toni favorevolissimi, sulla tesi di Juvara.

William si rivel, sin da bambino, dotato di grande genialit e si appassion, da subito, alla lettura. A 16 anni consegu il diploma del Gimnasium in latino, greco e storia. La sua prima opera fu una commedia dal titolo Tantu trafficu ppi nenti, (Tanto rumore per nulla, che scrisse intorno al 1579), ma il manoscritto non fu mai ritrovato. Fu per la religione del padre calvinista che, dovendo scampare allInquisizione, venne mandato in Valtellina, poi a Milano, quindi, a Padova, Verona, Faenza ed, infine, a Venezia. Torn a Messina dove, per, rimase per poco tempo. A 21 anni inizi il suo giro del mondo visitando, prima, Atene, poi la Danimarca, lAustria, la Francia e la Spagna.

Torn, ancora una volta, in Italia, a Tresivio, in provincia di Sondrio, dove conobbe Giulietta. Ma la storia fin, tragicamente, perch Giulietta venne, dapprima, rapita per motivi religiosi e, successivamente, mor. Sconvolto per la morte dellamata si trasfer a Venezia dove anche il padre, per le stesse ragioni, fu trucidato. Cos decise di mettersi in salvo trasferendosi, definitivamente, a Londra. Qui cambi la sua identit diventando il famoso William Shakespeare e qui inizi a scrivere quelle opere che lo resero famoso in tutto il mondo, dove grande merito ebbero suo cugino e sua moglie, di otto anni pi grande, che lo aiutarono nelle traduzioni dallitaliano allinglese, quando ancora non era, totalmente, padrone della lingua.Preso possesso della lingua inglese lo scrittore coni numerosi vocaboli e rese ricca la propria produzione letteraria, divenendo non solo ricco, ma le sue opere divennero famose in tutto il mondo.

Per larchitetto Nino Principato La commedia teatrale Molto rumore per nulla (titolo originale in lingua inglese: Much ado about nothing), scritta da Shakespeare tra il 1598 e il 1599, interamente ambientata a Messina e con personaggi tutti messinesi. E aggiunge, ancora, che NellAmleto compaiono i cognomi di due studenti danesi, Rosencrantz e Guildenstern, che frequentarono luniversit di Padova e che Michelangelo Florio conosceva.Lorigine italiana di Shakespeare, forse, pu spiegare i molti luoghi, presenti nelle sue opere, che caratterizzano lItalia e i nomi italiani, come: Romeo e Giulietta; Otello; Due signori di Verona; Sogno di una notte di mezza estate; Il mercante di Venezia; Molto rumore per nulla; La bisbetica domata e tante altre, ancora.Nel Mercante di Venezia al Bardo William Shakespeare (era questo il nome che si attribuiva agli antichi poeti o cantori di imprese epiche presso i popoli celtici), viene attribuita una conoscenza molto approfondita della legislazione veneziana del tempo, del tutto diversa da quella inglese.

In Giulietta e Romeo, sembra voler rappresentare proprio quellamore contrastato, vissuto in et giovanile. In Molto rumore per nulla, detta anche la commedia degli equivoci, sono riscontrabili modi di dire e doppi sensi, propri della parlata messinese.Quando mor, il 23 aprile del 1616, nessuna commozione, n lutto nazionale si registr in Inghilterra, quasi fosse uno straniero.E continua ancora larchitetto in Molto rumore per nulla il comandante delle guardie Carruba, rivolto a Don Pedro, principe dAragona, ad una sua domanda risponde con una sicilianissima espressione, che presente solo nella parlata dei siciliani e che, soltanto, un siciliano poteva conoscere, allora, soltanto oggi entrata nel linguaggio comune italiano: Mizzeca, eccellenza! (Atto V, scena I).

Questi, e tanti altri, i punti trattati dallarchitetto Nino Principato, come linterrogazione sul trattino che, spesso, appare nel nome Shake-speare, che, secondo tanti anti-Stratfordiani (cio coloro che credono nella paternit messinese), indica che si tratti di uno pseudonimo. Il trattino appare sul frontespizio dei Sonetti di Shakespeare del 1609 e ci non fa altro che rafforzare la tesi del cognome composto: scrolla = shake e lanza/lancia = speare.



 


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