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 mercoledì 9 ottobre 2013

LA BRIGATA “AOSTA” IN AFGHANISTAN

Importanti operazioni logistiche ed incontri istituzionali

di Redazione


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Conclusa l’Operazione “Devil’s Elbow” dell’Esercito afghano con il contributo della Nato
Si è conclusa, in questi giorni, nella provincia di Farah, settore meridionale dell’area di responsabilità del contingente multinazionale della Nato a guida italiana (RC-W), l’Operazione “Devil’s Elbow”, importante attività congiunta, che ha visto i militari italiani del “Regional Command West” operare al fianco dei colleghi dell’esercito afghano per garantire la sicurezza del settore a sud-est della propria area di responsabilità.

Per la prima volta, in un’operazione di questa entità si è effettuata una pianificazione congiunta tra il comando della brigata afghana e il comando multinazionale della Nato che opera nell’area occidentale dell’Afghanistan, con un posto comando avanzato, schierato nel distretto di Farah, composto da militari italiani ed afghani.

L’operazione assume particolare importanza, in quanto l’area interessata alla “Devil’s Elbow” rappresenta da sempre un obiettivo sensibile per gli elementi ostili presenti nell’area, essendo costituito da un nodo stradale di primaria importanza per i rifornimenti condotti dal nord-ovest al sud del Paese.

Un contributo essenziale è stato fornito dall’indispensabile supporto di numerosi assetti specialistici con più di 200 italiani impiegati sul terreno, costituiti da elicotteri NH90, CH47 e A129 Mangusta della Task Force Fenice, da specialisti nella bonifica di ordigni esplosivi del 4° Reggimento “Genio guastatori”, dalle quick reaction force (unità di pronto intervento) del 183° Reggimento “Paracadutisti” e del 7° Reggimento “Bersaglieri”, dagli aerei AMX e dagli UAV (unmanned aerial vehicle) dell’Aeronautica Militare, da team medici e da ufficiali del “Military Advisor Team”, l’unità italiana che assiste il 207° Corpo d’Armata dell’esercito afghano nel proprio processo di crescita.

Cambio al vertice dell’Operations Coordination Centre Advisor Team di Herat
Presso la base di “Camp Arena”, il colonnello Fabrizio Stivoli ha ceduto al pari grado Fabio Asso il comando dell’Operations Coordination Centre Advisor Team (OCCAT), uno degli elementi di assistenza militare facenti parte della cosiddetta “Security Force Assistance” (SFA), che riveste un ruolo di massima importanza per la realizzazione del piano di transizione finalizzato a rendere pienamente autonome le forze di sicurezza afghane.

L’OCCAT opera in un ambito joint, ovvero esercita la propria attività di advisoring non nei confronti di una singola forza armata afghana, ma verso vari rappresentanti delle “Afghan National Security Forces” (ANSF) e del “National Directorate of Security” (NDS) che prestano servizio presso il “Regional Command West” di Herat. Alla cerimonia, cui ha preso parte il comandante del “Regional Command West”, generale Michele Pellegrino, erano presenti le principali autorità della regione ovest del Paese.

Gli ambasciatori di Francia, Gran Bretagna e dell’Unione Europea in visita al comando italiano
Il generale Michele Pellegrino, comandante del “Regional Command West”, ha ricevuto, in questi giorni, le visite degli ambasciatori di Francia e Gran Bretagna, assieme al rappresentante speciale dell’Unione Europea in Afghanistan.

I diplomatici Jean Michel Marlaud, Richard Stagg e Franz Michael Skjold Mellbin, in visita ad Herat per l’ormai annuale conferenza sulla sicurezza e la stabilità nella regione, organizzata dall’“Afghan Institute of Strategic Studies”, hanno incontrato il generale Pellegrino all’interno della base “Camp Arena”, di Herat, sede del comando del contingente multinazionale a guida italiana su base brigata meccanizzata “Aosta”.

Le visite sono state l’occasione per fare un punto di situazione sul processo di transizione alle istituzioni locali e alle forze di sicurezza afghane della responsabilità dell’intero territorio.


 


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