RIFLESSIONI
Che perdita la chiusura dello storico Oratorio Salesiano “San Luigi”
di Alfonso Saya
Mi associo e condivido, totalmente,
l’accorata costernazione dell’amico Nino Berenato, sull’addio dei Salesiani al “San
Luigi”, dopo una permanenza ultrasecolare. Non ci sono motivi che tengono, che
giustificano tale chiusura o, per meglio dire, tale diserzione, da parte dei
Figli di Don Bosco che si rivolta nella tomba, poiché come dice bene l’amico,
questo è un tradimento bello e buono, dello Spirito di Don Bosco che, intrepido,
per l’educazione cristiana della gioventù, non guardava ostacoli, ripudiava il
vile denaro, lo “sterco del diavolo”, e li superava con l’ausilio di Maria. Lui
diceva: “Io non ho fatto nulla, la
Madonna ha fatto tutto!”. Non ci sono giustificazioni! Basta un granellino,
un pizzico di lievito evangelico! Le cose grandi, le grandi conquiste si
ottengono dal nulla! Don Bosco era solo, ma, con la leva potente dell’umiltà e
dell’amore, ha sollevato il mondo giovanile. Amando i giovani, li ha tolti
dalla strada, dal vizio dalla miseria e dal peccato e, intrepido, non si è mai
fermato! Ha dato loro, per motto e per divisa: “lavoro, pane e paradiso”; non
ha disertato il Campo di Apostolato: ha dato ai giovani un avvenire radioso,
eterno! I Salesiani avrebbero, oggi, un compito immane da svolgere, di
bruciante attualità, potrebbero, come Don Bosco, salvare tanta gioventù
traviata, disorientata, smarrita che imbocca la strada della droga, quella
senza ritorno, “la bianca assassina! Il bene della famiglia e della società, dice
Don Bosco, dipende dalla cristiana educazione della gioventù! Oh, se ritornasse
Don Bosco! Quanti giovani ha salvato… e quanti ne salverebbe! Ma Don Bosco può
ritornare! Dipende dai suoi Figli, dipende dai Salesiani! I Messinesi lanciano
loro un grido accorato, affinché ritornino sui loro passi… ascoltino il loro
gridi e, soprattutto, quello del loro Padre, il grido di Don Bosco che li
invita, con tutto l’ardore e la passione che lo distingueva, e continuare la
sua grande Opera, al “San Luigi, nonostante tutto! “Da mihi animas, cetera tolle!” (“Dammi, o Signore, le anime e toglimi tutto il resto”!). Don Bosco
andava in cerca delle anime, cercava la salvezza materiale e spirituale dei
giovani! Il fine precipuo era questo! La Scuola e gli Oratori sono i mezzi
indispensabili, i punti di riferimento dei giovani per cui non si possono
chiudere e disertare a costo di qualsiasi sacrificio! C’è in gioco l’avvenire
dei giovani che brancolano nel buio e che hanno bisogno di una mano amica, di una
guida, sono affamati di lavoro, di Fede, di passioni, di spiritualità e,
soprattutto, di Amore! Mi appello, a tal riguardo, all’arcivescovo salesiano,
mons. Calogero La Piana.
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