RECENSIONI LIBRARIE
La casta del Radical Chic di Massimiliano Parente
di Domenica Timpano
Radical Chic è un’espressione che viene usata, di regola, per indicare
quanti, per gretto esibizionismo o malcelati interessi, sbandierano idee
anticonformiste ed esibiscono una “cultura” elevata che non gli appartiene. La
loro ipocrisia si evidenzia a tutti i livelli e consiste nel dire una cosa,
assumendo un certo atteggiamento di superiorità, ma nel farne un’altra nei
fatti.
Massimiliano Parente, uno scrittore definito a torto, “distruttivo e
denigratorio” nel suo libro La casta dei Radical chic,
individua, senza sottrarsi ad eventuali rancori, che le sue parole potrebbero
far nascere molti di questi soggetti, facendo di alcuni, chiaramente, nome e
cognome. Dai “Radical chic da spiaggia”,
ai “Radicalchic su Facebook”,
Parente non risparmia nessuno.
Leggere il suo libro, che mette in evidenza svariati
personaggi stupidi, insensati, falsi intellettuali che si annidano
nella società, a tutti i livelli, è motivo di riflessione, ma anche di godimento,
per lo stile di scrittura sobrio e incalzante, ironico, pungente e, per certi aspetti, persino umoristico.
Scorrendo le pagine del libro, si scoprono tante idee che
ci appartengono, che abbiamo formulato nella nostra mente, che ci hanno fatto
irritare, sbalordire, che ci hanno fatto storcere il muso e, persino, nauseato.
Idee che, seppure giuste, abbiamo espresso, sommessamente, in un ambito
ristretto.
Massimiliano Parente ha avuto il coraggio di esprimerle a chiare lettere
senza sotterfugi, addolcimenti o
ammiccamenti assumendosene ogni “responsabilità”, senza mezze misure.
Questo è il suo merito, per questo il suo libro merita di essere letto. Le
sorprese saranno tante e tutte molto interessanti.
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