A MIA MADRE
Non sempre il tempo la
beltà cancella,
o la sfioran le lagrime e gli affanni;
mia madre ha
sessant’anni
e più la guardo e più mi
sembra bella.
Non ha un detto, un
sorriso, un atto,
che non mi tocchi
dolcemente il core!
Ah! Se fossi pittore:
farei tutta la vita il
suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando
china il viso
perch’io le baci la sua
treccia bianca,
o quando, inferma o
stanca,
nasconde il suo dolor
sotto un sorriso..
Ma
se fosse un mio pregio in cielo accolto,
non chiederei del gran pittor
d’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il
suo bel volto,
vorrei
poter cangiar vita con vita,
darle
tutto il vigor degli anni miei,
veder
me vecchio, e lei
dal
sacrifizio mio ringiovanita.
Edmondo De Amicis